Mia moglie è proprietaria di un appartamento in un fabbricato sito nel Comune di Vico Equense (NA) ricostruito con la Legge 219 nel 1999. Nell'atto del Notaio l'area sottoposta, che si raggiunge con una rampa laterale, è stata riportata come S2 Area di parcheggio - Bene comune non censibile. Nelle riunioni condominiali non riusciamo mai a trovare la soluzione al fatto che i proprietari dei 2 negozi hanno preteso di parcheggiare la loro auto ponendo in crisi il sistema perché con la loro presenza manca 1 posto auto per cui un condomino è costretto a stare fuori. È giusta la loro pretesa? È vero che, come ipotizzato dall'amministratore che è un avvocato, bisognerebbe trasformare l'area in autorimessa per avere un uso lecito?

Lettera firmata

Il bene comune non censibile è una porzione che non possiede un’autonoma capacità reddituale ed è comune ad alcune o a tutte le singole unità immobiliari (es. androne, scale, locale centrale termica, cortile comune, rampa d’accesso ai posti auto, etc.). In generale, il bene comune non censibile è di proprietà delle singole unità immobiliare che, per l’appunto, lo hanno in comune, ma può anche accadere che il suddetto bene venga trasferito in proprietà esclusiva, senza averlo prima trasformato in area urbana con intestazione “catastale” autonoma (es. C/6 per autorimessa; C/2 per deposito o magazzino, etc.). Qualora il bene risulti privo di intestazione “catastale” autonoma, e quindi non trasformato ad area urbana, occorre una nuova trascrizione catastale, quindi un atto di precisazione, con (1) la denuncia di variazione, ossia la soppressione del bene comune non censibile, e (2) l’accatastamento con intestazione “catastale” autonoma.
In tal modo, il bene, in proprietà esclusiva sin dal trasferimento, risulterà tale anche catastalmente.