La posta dell’anima

Il Tau, simbolo francescano

martedì 03 giugno 2025 Fra Carmine Ranieri OFMCap
Che significato ha il Tau? Perché è diventato simbolo della spiritualità francescana?

Il Tau è l’ultima lettera dell’alfabeto ebraico e, se non erro, rappresentava il compimento dell’intera Parola rivelata di Dio. Mi può spiegare perché san Francesco la amava così tanto e perché oggi è diventata simbolo della spiritualità francescana?

La saluto e la ringrazio.

Lettera ­firmata

Chi ha visto la Cappella della Maddalena nel santuario reatino di Fonte Colombo, ricorderà un Tau di colore rosso – protetto da un vetro –, dipinto probabilmente dallo stesso Francesco, quale segno che contraddistingue e certifi­ca il suo passaggio in quel luogo. Con tale sigillo, infatti, il Poverello si ­firmava ogniqualvolta, o per necessità o per spirito di carità, inviava qualche sua lettera (FF 980), come ad esempio la “cartula di frate Leone” conservata nella basilica di San Francesco ad Assisi.

Come ricorda il nostro lettore, il Tau è l’ultima lettera dell’alfabeto ebraico, e venne usato con valore simbolico già nell’Antico Testamento. Basta ricordare a tal proposito il libro del profeta Ezechiele (9,1-4) che parla di un Tau segnato sulla fronte degli uomini in Gerusalemme, ad indicare quelli destinati alla salvezza. Tuttavia, prima di essere assunto da Francesco d’Assisi e poi dalla famiglia francescana quale segno distintivo, già la primitiva comunità cristiana di Roma aveva utilizzato questo simbolo nelle catacombe (ad esempio nelle catacombe di Priscilla e di San Callisto) ispirandosi al libro dell’Apocalisse di San Giovanni Apostolo (7,2-3; 14,1-2). Il Tau è qui utilizzato come simbolo di salvezza e di protezione divina segnato sulla fronte di coloro che sono salvati.

Più tardi furono gli Ordini Ospitalieri a adottarlo come segno distintivo, oppure i canonici regolari di Sant’Antonio di Vienne. Ma senza dubbio chi ha reso popolare questo segno è stata la numerosa famiglia francescana, che ne ha fatto largamente uso. Soprattutto negli ultimi decenni, la diffusione si è moltiplicata grazie alla riproduzione in ciondoli di legno o di materiali preziosi, che si vedono al collo di molti fedeli e non.

Esso, dunque, altro non è che il segno della salvezza di Cristo sul male e sulla morte e più in generale della spiritualità francescana che ne promuove i temi salienti.

 

Tratto dal mensile "Frate Indovino", n.6, 2025

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