[1615] Le Laudi del Signore da lui composte e che cominciano: «Altissimo, onnipotente, bon Segnore», le intitolò: Cantico di frate Sole, che è la più bella delle creature e più si può assomigliare a Dio. Perciò diceva: «Al mattino, quando sorge il sole, ogni uomo dovrebbe lodare Dio, che ha creato quell’astro, per mezzo del quale i nostri occhi sono illuminati durante il giorno».
LAUDATO Sie, MI’ SIGNORE PER MESSoR LO FRATE SOLE
Il Cantico che loda Dio per il sole, la luna, le stelle, è pensato e composto da un uomo che ormai il sole, la luna e le stelle non li vedeva più e che soffriva ogni volta che si esponeva alla luce. Francesco però è mosso alla lode e al rendimento di grazie dallo Spirito stesso del Signore che gli fa vedere la realtà con occhi nuovi. Lo Spirito del Signore gli permette infatti di vedere non solo che il sole è «bello e radiante cum grande splendore », ma di vedere e credere anche che «de Te Altissimo, porta significazione». Chiunque può dire che il sole è bello, ma che il sole è icona di Dio e rimanda a Lui, lo dice solo il credente. Per Francesco la luce del sole parla di Dio e rimanda a Dio. Non è il sole che ci illumina, ma è il Signore, nella sua bontà, che ci dona la luce del giorno per mezzo del sole. Dio illumina no...