Concorsi

"Il filo rosso della memoria: quando i volti raccontano il coraggio"

mercoledì 16 luglio 2025 di Filippa Dolce
Dall’Istituto “M. Raeli” di Noto, un progetto didattico e umano sulla legalità. Una mostra fotografica per non dimenticare le vittime di mafia e per imparare a scegliere da che parte stare.

C’è un filo rosso che attraversa il tempo e cuce insieme le storie di chi ha avuto il coraggio di dire “no” alla mafia. Un filo fatto di memoria, impegno, dolore e riscatto. Lo hanno afferrato con rispetto e determinazione gli studenti del biennio dell’Istituto di Istruzione Superiore “M. Raeli” di Noto, protagonisti della mostra fotografica “Il filo rosso della memoria”, frutto di un intenso percorso di Educazione Civica dedicato alla conoscenza delle vittime di mafia.

Attraverso fotografie, ricerche, testimonianze e incontri formativi, i ragazzi hanno riscoperto il valore della legalità e l’importanza dell’impegno civile.

Il percorso si è articolato in tre tappe coinvolgenti: un’aula immersiva con immagini e suoni delle stragi, la mostra fotografica vera e propria con pannelli dedicati a giornalisti, magistrati e vittime civili, e infine una riflessione collettiva animata da letture e commenti.

Gli incontri con l’associazione Libera e con il magistrato Leonardo Guarnotta hanno arricchito l’esperienza, rendendola viva e concreta.

La mostra è diventata così un gesto di resistenza e speranza, non solo un atto commemorativo ma un invito a scegliere ogni giorno da che parte stare. “Il filo rosso della memoria” ha parlato anche alla città. La mostra è stata aperta al pubblico, visitata da cittadini, associazioni, scolaresche. E ha lasciato un segno. L’eco sui social, gli articoli online, le parole riconoscenti dei familiari delle vittime: tutto questo è diventato linfa per continuare. Perché la memoria non è un traguardo, è un punto di partenza.

Sfoglia le immagini della mostra realizzata dai ragazzi