Nell’anno 2000 in un edificio nel quale possiedo un piccolo appartamento (dato in affitto già dal 1964), edificio comprendente 11 proprietari, si rese necessario provvedere al rifacimento della copertura del tetto. Un geometra - non essendoci amministratore, né alcuna forma di regolamento - provvide a scegliere una ditta, nonché a seguire i lavori stessi e a ripartire la spesa fra i vari proprietari. In un accesso all’Agenzia delle Entrate, venni occasionalmente a sapere che figuravo amministratore del suddetto stabile. Debbo presumere che, a mia insaputa, il geometra in questione abbia provveduto a fare il mio nome. In conseguenza di ciò in data 22 maggio 2007 ho provveduto ad inviare all’Agenzia delle Entrate una raccomandata con ricevuta di ritorno, chiedendo la cancellazione e comunque declinando ogni responsabilità, non essendo né al corrente, né avendo mai accettato la nomina di “amministratore” dello stabile, né svolgendo alcuna attività in merito. La mia lettera basta a risolvere il caso?
Lettera firmata
Il primo comma dell’art. 1129 c.c. dispone che: "Quando i condomini sono più di otto, se l'assemblea non vi provvede, la nomina di un amministratore è fatta dall'autorità giudiziaria su ricorso di uno o più condomini o dell'amministratore dimissionario." Una volta che un condominio è composto da nove condomini (intendendo per condomini cinque diversi proprietari di distinte unità immobiliari), questi devono riunirsi in assemblea per nominare un amministratore. La nomina deve poi essere accettata dall'amministratore. In considerazione del fatto che non esiste né la delibera assembleare in cui viene nominato lei come amministratore del condominio, né un atto da cui possa desumersi la sua accettazione, ritengo che la lettera raccomandata sia sufficiente. Va comunque specificato che il suo condominio ha l'obbligo di nominare un amministratore.
