Accertamento tecnico per il rifacimento del tetto, a chi le spese?
25 settembre 2019
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Vorrei sapere, qualora richiedessi un accertamento tecnico al tribunale per verificare le pessime condizioni del tetto di casa ove abito e ne ottenessi il rifacimento, come comportarmi poi, perché l'altra unica famiglia che vi abita è contraria a ciò ed alla nomina di un amministratore. Dovrei citare in giudizio la famiglia, ma qualora, nel frattempo questa accettasse di rifare il tetto e nominare un amministratore, per ottenere il rimborso delle spese legali sostenute, chi dovrei citare in giudizio, la famiglia o l'amministratore?
Lettera firmata
Le procedure di accertamento tecnico preventivo o di consulenza tecnica preventiva vengono incardinate al fine di verificare lo stato di luoghi oppure la qualità o la condizione di cose. Siccome trattasi di azioni di accertamento, le spese legali vengono generalmente poste a carico del ricorrente, tanto più che il comproprietario del tetto potrebbe anche non partecipare al giudizio. Ciò significa che il suo condomino non è tenuto a rimborsare alcunché a titolo di spese legali. Per quanto riguarda, poi, i costi per la sistemazione del tetto, premesso che l’art. 1117 cod. civ. lo annovera tra le parti comuni dell'edificio, la cui proprietà indivisa spetta pro-quota ai singoli condomini o comproprietari, l’art. 1123 specifica che nel caso in cui il tetto copra l'intero edificio, le spese di manutenzione devono essere sostenute da tutti i condomini in base ai millesimi di proprietà. Se però le spese riguardano un tetto che, per la conformazione dello stabile, copre solo una parte dell'edificio o parti di edificio in misura differente, le stesse devono essere ripartite solo tra i condomini proprietari delle unità immobiliari coperte dal tetto. Cosa che dovrebbe avvenire nel vostro caso.