La Provincia dell’Umbria dei Frati Minori Cappuccini e la Caritas Diocesana Perugia-Città della Pieve, insieme per «costruire un mondo basato sulla giustizia e sull'amore fraterno»
In questo contesto di aumento di fragilità sociali dovuto alla pandemia, la Provincia dei Frati Minori Cappuccini dell’Umbria e la Caritas Diocesana Perugia-Città della Pieve hanno dato vita ad una nuova fase di partnership, già iniziata nel 2013, con la messa a disposizione dei locali del Villaggio San Francesco, per creare un luogo di ascolto, ospitalità, cura ed educazione alla carità. La Provincia dei Frati Minori Cappuccini dell’Umbria, oltre ad affidare i locali alla Caritas, da dicembre scorso contribuisce anche con la disponibilità di competenze specifiche e di tempo lavorativo del personale della casa editrice Edizioni Frate Indovino, che ha la sede principale proprio all’interno del Villaggio. La Provincia supporterà infatti i propri dipendenti che vorranno liberamente attivarsi in questo progetto di responsabilità civile d’impresa, riconoscendo loro un monte ore mensile da dedicare al volontariato individuale, nell’affiancamento agli operatori Caritas e nei progetti che saranno via via definiti. Paolo Friso, direttore operativo Edizioni Frate Indovino, descrive il progetto Con la messa a disposizione dei nuovi spazi alla Caritas diocesana da parte della Provincia, grazie ad un accordo aziendale di secondo livello, si è data forma concreta alla comune visione di Frate Indovino e di Caritas, dando la possibilità anche ai dipendenti della nostra casa editrice di mettere in pratica e testimoniare concretamente una nuova realtà basata sulla vita del Vangelo vissuto. È grazie alle nuove possibilità offerte dalla recente normativa del terzo settore che abbiamo potuto dar vita a un progetto concreto di volontariato d’impresa. Come i nostri lettori sanno bene, Frate Indovino è un’emanazione della Provincia cappuccina dell’Umbria (ora confluita nella nuova grande provincia del centro Italia) e il cuore della nostra missione è l’attività evangelizzatrice dei frati del popolo, il portare cioè una buona parola nella vita di ogni giorno ed essere strumento per ri-portare la speranza nelle nostre città. In questi 75 anni, tra le altre cose, ci siamo impegnati a dare sostegno e voce alle attività missionarie gestite dai frati cappuccini in giro per il mondo, a migliaia di chilometri da noi (fin nel cuore dell’Amazzonia). Ora che stiamo sperimentando l’emergere di nuove difficoltà nelle nostre città, abbiamo sentito la necessità di impegnarci in prima persona e fare qualcosa che ricadesse direttamente nel nostro stesso tessuto sociale. Abbiamo cominciato col gestire il magazzino di stoccaggio dei beni e dei generi alimentari che arrivano dalla Provvidenza per l’emporio Caritas, ci siamo inseriti tra i volontari che gestiscono i servizi di accoglienza all’emporio e stiamo organizzando delle attività di raccolta fondi per l’aiuto diretto di quanti nella nostra diocesi sono in difficoltà. Nei prossimi mesi, grazie ai nuovi spazi messi a disposizione, è previsto l’avvio di un servizio mensa per i poveri e i bisognosi della nostra comunità diocesana. È bello sottolineare che l’accordo aziendale è frutto anche del coinvolgimento delle rappresentanze sindacali territoriali che ne hanno evidenziato la novità. Lo scopo dell’iniziativa è stato subito compreso dal sindacato proprio perché è anch’esso una realtà che ha un fine mutualistico tra i lavoratori. È vero che il nostro è un progetto unico nel suo genere, ma è assolutamente replicabile. Intanto il nostro gruppo si va consolidando e… divertendo! Fra qualche mese magari potremo raccontare come procede la nostra iniziativa di solidarietà, sostenuta anche da tutti gli abbonati di Frate Indovino.