Frate Indovino

Dopo lo struggente racconto di Iulia e delle sue figlie – fuggite dalla guerra in Ucraina – che hanno trovato ospitalità presso la nostra mensa… mi sembra giusto fare un piccolo passo indietro e ricordare come ha preso vita questo luogo di accoglienza.

La mensa “Don Gualtiero” nasce dal sogno del nostro arcivescovo emerito mons. Cardinal Bassetti di dare una possibilità di ristoro ai tanti poveri che abitano le periferie esistenziali della nostra città. Un bisogno, quello alimentare, tornato a bussare con forza alle porte della Caritas Diocesana di Perugia–Città della Pieve a seguito della pandemia e della crisi economica che hanno portato ad un aumento importante dei costi dei beni di prima necessità e di conseguenza ad un aumento significativo delle povertà. L’ascolto dei tanti poveri che gridavano questo bisogno – perché ogni servizio Caritas nasce da questo – ha dato la spinta, 14 mesi fa, a trasformare il sogno in realtà, grazie all’aiuto della Provincia Serafica dell’Immacolata Concezione che ha dato in comodato d’uso gratuito la seconda parte del complesso chiamato Villaggio della Carità “Sorella Provvidenza”, comprendente una cucina industriale, già esistente, e un grandissimo refettorio capace di ospitare agilmente fino a 80 posti ristoro.
Nel mio cuore, come direttore Caritas, c’era il desiderio profondo che questa mensa non fosse soltanto un punto ristoro, ma un luogo relazionale che permettesse ai poveri, ai volontari, agli operatori di condividere un cammino di quotidianità che profumasse profondamente di famiglia, di cura reciproca. La Provvidenza ha fatto il resto, facendoci incontrare nuovi volontari giunti apparentemente “per caso” al Villaggio della Carità, con profili che rispondevano pienamente alle figure fondamentali per l’organizzazione di questo nuovo servizio così importante e delicato.
Il 29 aprile 2022 abbiamo inaugurato la nuova mensa, dedicandola proprio a chi l’aveva pensata e forse già vista con il suo cuore di Pastore sempre vicino agli ultimi. Avviata con la distribuzione di circa 30 pasti al giorno, oggi, a distanza di 8 mesi di attività, abbiamo raggiunto gli 80 pasti giornalieri in sala, più 50 da asporto, per un totale di circa 130 pasti quotidiani distribuiti.
Le persone che oggi frequentano la mensa “don Gualtiero” sono fratelli e sorelle profondamenti feriti dalla vita, fratelli e sorelle senza fissa dimora, fratelli e sorelle con dipendenze importanti o problematiche psichiatriche rilevanti, ma anche un bel gruppetto di anziani soli, stufi di consumare il proprio pasto chiusi tra le quattro mura domestiche senza incontrare un sorriso, uno sguardo di amicizia, il suono di una voce che, con il suo calore, sa darti conforto e ricordarti che avere molti anni sulle spalle è un valore e non un limite.
Oggi è una vera gioia avere davanti agli occhi questo piccolo grande sogno compiuto, godere dell’allegria dei quasi 50 volontari che donano il loro tempo e le loro energie all’opera senza risparmiarsi nelle fatiche quotidiane, vedere i commensali che si aprono al dialogo e che per qualche ora ricevono un ristoro del corpo e dell’anima. Un mix che necessita di formazione continua con l’ausilio di formatori (interni ed esterni) che ci insegnano, come volontari, ad essere gruppo, sviluppando le nostre attitudini e i nostri talenti al servizio dei più fragili, che ci spiegano la gestione dei conflitti e delle tensioni che ogni giorno possono venirsi a creare… un work in progress continuo che ci aiuta ogni giorno a fare bene il bene, affinché esso sia testimonianza e costruzione di una società che sappia includere e valorizzare ogni persona.
La mensa “don Gualtiero” è oggi una realtà caritativa che si aggiunge alla storica mensa “Ristoro San Lorenzo”, sita in una piccola chiesa del centro storico e sostenuta dal catering del Comune di Perugia.
Un grandissimo grazie a tutti i volontari, a tutti i benefattori – come voi, cari abbonati di Frate Indovino – e soprattutto a tutti i fratelli e sorelle che ogni giorno decidono di farci visita ricordandoci che “Vi è più gioia nel dare che nel ricevere” (At 20,35), che è davvero possibile essere Fratelli e Sorelle Tutti.

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Un sogno di carità diventato realtà

09 febbraio 2023

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