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È tempo di ricominciare, di curare le ferite e prendersi cura del prossimo

07 marzo 2023
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«Le madri di Casa Padre Pio»
2 marzo 2023

Sono 9 le mamme dalla regione di Kiev che hanno vissuto in questi giorni presso la Casa Padre Pio, per provare a riscoprirsi madri e donne in un clima di famiglia, di preghiera e di pace.

Durante questi giorni hanno incontrato un fisioterapista per prendersi cura del proprio corpo piegato dal dolore, dalla fatica e dalla paura. Movimenti e momenti semplici ma che ridanno ossigeno al cuore che è parte essenziale del nostro benessere psicofisico, per scrollarsi di dosso il naturale stato d’animo depressivo che sempre si affronta dopo la perdita di chi ci è più caro.

Sotieni
 
Poi l’appuntamento con un esperto podologo: il rapporto col proprio corpo è importantissimo e il ricominciare a camminare sottende ed esprime la voglia di ricominciare, di fare passi in avanti.
Insieme hanno anche vissuto un laboratorio di arteterapia per rielaborare la sofferenza che provano dentro e trasformarla in qualcosa di bello. Una proposta utile per chi ha difficoltà a comunicare verbalmente il proprio disagio, o ritiene che parlarne sia troppo doloroso, pur desiderando un aiuto e un sostegno per stare meglio.
 
L’arte consente di esprimere le emozioni connesse alla memoria, i pensieri e le sensazioni più dolorose che possono essere osservate da un altro punto di vista, da fuori, con distacco ed essere trasformate.



Poi l’incontro con lo psicologo, non per cancellare i ricordi ma per aiutare queste madri a comprendere ciò che stanno provando e vivendo.
Tornate a casa ad attenderle una parrucchiera, una volontaria, che ha messo a disposizione la sua professionalità per offrire cura a chi è nel dolore, e con lei, è stato organizzato un salone di bellezza.



Anche se in questa settimana ogni giorno è risuonato per le vie di Kiev l’allarme aereo, i nostri frati hanno comunque voluto offrire alle mamme che hanno perso i loro ragazzi a causa del conflitto, un momento di cura. Curare il proprio corpo aiuta a stare meglio, ha un’influenza positiva sulla percezione di sé che aumenta il benessere psicologico. Potersi guardare allo specchio e scorgere un aspetto gradevole può generare sollievo e stimolare un recupero più rapido.

Questi momenti sono stati immortalati con dei ritratti fotografici che alla fine hanno ricevuto in dono. Questi scatti sono il ritratto della speranza e della rinascita, ci dicono che la vita sempre rinasce, che nulla è perduto e che l’amore fraterno, scaturito dalle pagine del Vangelo, cura anche le ferite più profonde. Colpiscono gli sguardi così profondi, fermi e fragili, in cui poter leggere pagine di una storia che mai più cancelleremo.



Ed infine il momento delicato del “piatto dell’eroe”, come loro amano chiamare la preparazione del piatto favorito dal proprio figlio: cucinato con cura e amore, tutte insieme, proprio come piaceva ai loro cari, con quel segreto o particolare ingrediente che lo renderà per sempre unico.



A sugellare questi giorni un momento di preghiera conclusivo, dedicato ai loro figli, davanti all’altare di Padre Pio nella piccola chiesetta, perché solo con la preghiera si può ritrovare la pace, anche quella interiore.




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