Sono proprietario, se si può dire, di una tomba di famiglia con contratto sottoscritto nei primi del 1.900 da mio nonno. Quando è morto mio padre, ho dovuto fare carte false per poterlo seppellire (ho dichiarato che ero l'unico erede in quanto una sorella già c'era sepolta, mentre l'altra era morta in America; non ho tenuto conto dei figli delle sorelle in quanto ci voleva del tempo e non avevano il cognome di mio nonno). Quando morirò io, mio figlio cosa dovrà fare per potermi seppellire? C’è rimasto un solo posto disponibile
Lettera firmata
Secondo la giurisprudenza, il diritto al sepolcro (o “ius sepulchri”), al pari di qualsiasi diritto di proprietà su di un bene, è liberamente disponibile da parte del legittimo proprietario, tant’è che al momento della morte di questi si trasferisce ai suoi eredi, al pari di un ordinario passaggio successorio (v. Cass. 1789 del 29.1.2007).
Conseguentemente, il titolare di questo diritto potrà in vita, e per quando sarà morto, liberamente disporne, anche mediante apposito testamento, e le sue volontà dovranno essere rispettate da parte dei relativi eredi.