Su un terreno di mia proprietà è stato fatto un PUD per la costruzione di un'abitazione privata. L'entrata della mia servitù confina a Nord-Ovest con la strada comunale e serve solo il mio terreno per il passaggio di animali (oggi anche di trattori). Tale servitù è formata all'entrata da due tombini, uno a Est l'altro a Ovest dell'entrata, e questi collegano un tubo sotterraneo per il passaggio dell'acqua per irrigare il prato. Nell'anno 2000 il PUD ha spostato l'entrata a Nord-Ovest. Chiedo se per legge il PUD può spostare la servitù, oppure se si può applicare una legge (se sì quale) che consente di non spostare una servitù.
Lettera firmata
Il Piano Urbanistico di Dettaglio, o “P.U.D.”, è, in linea generale, una variante al Piano Regolatore Generale, o “P.R.G.”, che può essere o di iniziativa privata o di iniziativa pubblica e viene sostanzialmente disciplinata dalla legislazione regionale. Sia d’iniziativa privata, che d’iniziativa pubblica, il P.U.D., approvato a livello amministrativo, non deve limitare, né tantomeno ledere, i diritti altrui, tra i quali, ad esempio, la servitù di passaggio finitima all’abitazione privata afferente il P.U.D.
In effetti, qualora l’iniziativa urbanistica intacchi l’altrui diritto, il titolare potrà muovere precise rimostranze, anche (e soprattutto) risarcitorie, dinanzi alle competenti Autorità, rivalendosi nei riguardi di chi si sia reso responsabile di tale iniziativa.
Naturalmente, a monte, vi è da considerare l’occhio vigile dell’Autorità amministrativa, il più delle volte il Comune, il quale, in sede di presentazione ed approvazione del P.U.D., va a verificare, con scrupolosa attenzione, i rischi (e le eventuali complicazioni) che l’iniziativa può comportare al lotto (o ai lotti) interessato.
