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Come leggere la bolletta dell’acqua?

08 luglio 2020
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Vi scrivo per l'articolo apparso sul numero di novembre 2017 del mensile. Gradirei sapere se quanto indicato in risposta alla lettera firmata è tuttora sempre valido; in particolare: "A far data dal gennaio 2017 l'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico ha introdotto un'unica tariffa (TD) per tutti i clienti domestici, eliminando la distinzione tra clienti residenti e non residenti ed abolendo gli scaglioni di consumo. Non esistono più le tariffe ...etc. etc.". Possedendo io una seconda casa in Sardegna (non sono residente), ne sono interessato in particolare per il consumo idrico. Risulta evidente che alla voce "Acquedotto" ci sono ben 4 tariffe, ciò è in contraddizione con il Vostro articolo? Se sì, come si può agire?

Lettera firmata

La nuova tariffa unica TD, introdotta dal gennaio 2017, ha come obiettivo quello di ridurre la progressività della bolletta e di inserire nuovi livelli di potenza con più scaglioni intermedi. Con detta tariffa, gli oneri di trasporto e gestione del contatore non saranno più differenziati in base a scaglioni di consumo, né tra utenti residenti e non. Rimane, tuttavia, una differenza sostanziale negli oneri di sistema se l’intestatario ha o meno la residenza anagrafica nella casa. In linea generale, quindi, non vi è più una distinzione, a livello di costi, tra utenti residenti e non residenti, per ciò si parla di tariffa unica, ma comunque i consumi ed i costi variano a seconda che si ecceda o meno l’impegno contrattuale, ossia il limite di consumo pattuito, concordato con l’Ente erogatore del servizio. In tal senso, e cioè se si ecceda o meno, i consumi e i costi relativi sono ancora scaglionati. In particolare, la bolletta dell’acqua è distinta in quattro tariffe, cinque se si considera la cd. tariffa agevolata, legate ognuna a consumi propri, parametrati al “paletto” contrattuale pattuito con l’Ente erogatore. Vi è (I) la tariffa base per i consumi sino all’impegno contrattuale; (II) la tariffa di 1° eccedenza per i consumi superiori all’impegno contrattuale sino al 50% dello stesso; (III) la tariffa di 2° eccedenza per i consumi superiori all’impegno contrattuale per un ulteriore 50% e sino al 100% dell’impegno stesso; (IV) la tariffa di 3° eccedenza, che è la più elevata, applicata per la quota di consumo eccedente la tariffa di 2° eccedenza. Dette tariffe accordano consumi distinti e costi differenti, unici per residenti e non (come da tariffa TD), ma comunque divergenti a seconda che si rispetti o meno, e quindi non si ecceda, l’impegno (di consumo) pattuito con l’Ente erogatore del servizio acqua.

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