come concedere locali in gestione per un periodo transitorio.
Nella mia duplice veste di abbonato e di Presidente-legale rappresentante di un'associazione di Pubblica Assistenza NON PROFIT, sarei particolarmente lieto poter conoscere il parere dell'esperto della materia in ordine alla liceità o meno della concessione di parte dei locali della sede associativa (a cui statutariamente possono accedere esclusivamente i propri soci) per scopi diversi da quelli assistenziali, previsti dallo statuto. Nella fattispecie si tratterebbe di un periodo temporale limitato a pochi mesi durante i quali verrebbe utilizzato solo il reparto ristorazione esistente per la preparazione del gelato ai fini della successiva commercializzazione. Il soggetto interessato che ne ha fatta esplicita richiesta, ha al contempo manifestato la propria disponibilità a divenire anch'esso nuovo socio. Sarebbe sufficiente questo escamotage per aggirare l'ostacolo normativo vigente, oppure potrebbero esservi altre forme più idonee atte allo scopo? Al riguardo si precisa altresì che trattasi di persona con famiglia a carico, da molto tempo disoccupata ed in cerca di una qualsivoglia attività con cui alleviare le precarissime condizioni di vita della propria famiglia.
Lettera firmata
Come è noto le associazioni no profit prendono vita dall'accordo degli associati che si manifesta nel contratto di associazione, cioè nell'atto costitutivo. Pertanto ritengo che per fare ciò che mi chiede debba esserci il consenso unanime degli associati. Sempre che l'atto costitutivo non lo vieti espressamente. Sarebbe poi opportuno modificare il contratto di associazione prevedendo la possibilità di concedere i locali dell'associazione in gestione.
