Sono prima cugina di una persona vedova, con un figlio (sposato con due figli), che il marito aveva avuto da un precedente matrimonio. Mia cugina ha una forma iniziale di Alzheimer documentata. Quali sono i miei doveri dal punto di vista legale nei suoi confronti? Premetto che stiamo spontaneamente collaborando per starle vicino. Io non conosco la sua posizione finanziaria, di cui si stanno occupando figlio e nuora. Quali sarebbero le mie responsabilità nel caso di un ricovero ospedaliero, di cure da decidere o interventi chirurgici? E nel caso dovesse causare danni o perdersi? Vive sola e per il momento rifiuta una presenza in casa. Quali sarebbero i compiti di un amministratore di sostegno?
Lettera firmata
L’amministratore di sostegno è una figura istituita a favore di persone che, a causa di un’infermità o di una menomazione fisica o psichica, si trovano nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi. Si tratta quindi di un soggetto – nominato dal Giudice Tutelare – che ha il compito di prendersi cura della persona del beneficiario e del suo patrimonio.
Per richiedere l’amministrazione di sostegno si deve presentare un ricorso al Giudice Tutelare. Esso può essere proposto dallo stesso beneficiario, dal coniuge, dal convivente, dai parenti entro il quarto grado, dagli affini entro il secondo grado, dal tutore o curatore, dal pubblico ministero. L'amministratore di sostegno verrà quindi nominato dal Giudice Tutelare con decreto che indicherà l'oggetto dell'incarico e degli atti che l'amministratore di sostegno ha il potere di compiere in nome e per conto del beneficiario, gli atti che il beneficiario può compiere solo con l'assistenza dell'amministratore di sostegno e i limiti delle spese che l'amministratore di sostegno può sostenere con utilizzo delle somme di cui il beneficiario ha o può avere la disponibilità. Di tutta la sua attività l'amministratore di sostegno dovrà sempre tenere aggiornato il Giudice Tutelare.
