Caro Frate Indovino,
e se la beffa dell’Enel di inserire gli oneri di sistema non saldati nelle bollette dei consumatori in regola, fosse seguita da tutti i gestori, che potrebbero trovare “valide” motivazioni per far pagare gli insoluti ai contribuenti in regola? L’unica cosa di cui abbonda l’Italia è la fantasia. Tanto più che a sempre maggiori prelievi non corrispondono altrettante migliorie nelle qualità dei servizi. Più che della fuga dei “cervelli”, lo Stato italiano non dovrebbe iniziare a preoccuparsi seriamente della fuga dei pensionati, il bancomat a cui maggiormente attinge questa nazione?
Lettera firmata
I temi da lei posti sono di estrema attualità, tanto più che addirittura i TG nazionali ne hanno parlato a gran voce. Si è, infatti, ritenuta iniqua la parziale distribuzione delle bollette non pagate a carico degli altri utenti che, invece, sono onesti e pagano regolarmente. Ciò a seguito di recenti sentenze del Tar e del Consiglio di Stato che hanno fatto sì che l’Autorità dell’energia possa distribuire fra tutti i consumatori una prima fetta di “oneri generali” elettrici pari a circa 200 milioni arretrati, imputabili ai “furbetti delle bollette” ovvero a quei soggetti morosi o debitori atavici che cercano sempre di farla franca, così facendo cadere la loro disonestà a carico degli altri concittadini. Purtroppo, provvedimenti del genere vanno a fiaccare quelle persone, come ad esempio i pensionati, che avendo un’entrata fissa ed alla luce del sole, saranno senz’altro solventi. Lo Stato italiano deve senz’altro valutare con occhio critico questa situazione poiché la “fuga dei pensionati” è ormai una quotidiana realtà, ma inaccettabile dato l’enorme valore umano che di fatto viene perso dal nostro Paese.