Le temperature salgono, si sciolgono i ghiacciai, la desertificazione avanza, si scatenano gli uragani. E intanto la finanza globalizzata sfrutta la foresta amazzonica e altre innumerevoli risorse limitate della Terra. L’ultima rilevazione sul clima riguarda lo scorso giugno, e i dati dicono che è stato il giugno più caldo dal 1850. Questa informazione da un lato è allarmante nella conferma del riscaldamento, e da un altro lato è rassicurante perché significa che non è un record, e che due secoli fa avevamo le stesse alte temperature, senza che ci fossero industrie, riscaldamento domestico, automobili e aerei ad inquinare. Certo è che negli ultimi anni abbiamo visto svilupparsi fenomeni atmosferici devastanti. Sempre più distruttivi come l’estate appena passata ha dimostrato con eventi catastrofici in molte regioni d’Italia e nel mondo. Per capire cosa sta succedendo, è utile chiedersi se si tratti di fenomeni nuovi mai accaduti prima, o se si tratti di fenomeni ciclici che periodicamente ritornano.