A Palermo il Mondo si incontra sul sentiero del Sacro
Il pellegrinaggio non è solo un cammino con i piedi. È un viaggio dell’anima, una ricerca di senso che unisce passato e presente, fede e comunità, silenzio e incontro.
È questo lo spirito che animerà Palermo, il 26 e 27 giugno 2025, in occasione della XVI Conferenza Scientifica Internazionale sul Turismo Religioso e i Pellegrinaggi (IRTP), promossa da un consorzio di università e ospitata dall’Ateneo del capoluogo siciliano.
Un evento che porterà in Sicilia più di 60 studiosi da tutto il mondo, chiamati a riflettere su come i luoghi sacri, i cammini e la spiritualità possano diventare occasione di crescita, sviluppo sostenibile e incontro tra culture.
Tra i temi affrontati: la tutela dei santuari e dei percorsi devozionali, la riscoperta delle radici spirituali dei territori, le nuove forme del pellegrinaggio giovanile, il ruolo della tecnologia e l’importanza dell’accoglienza. Un’occasione per ascoltare, confrontarsi e guardare con speranza al futuro del turismo religioso.
Fede e sostenibilità: camminare con rispetto
Aprirà i lavori Darius Liutikas, esperto di geografie spirituali, con una riflessione profonda sul significato del paesaggio sacro. Seguirà Silva Goretti, che illustrerà un modello sostenibile di turismo religioso, capace di rispettare la creazione e valorizzare i territori.
I giovani e la sete di senso
Sempre più ragazzi riscoprono il valore del pellegrinaggio, ma lo fanno con nuovi linguaggi. Justyna Liro ed Elżbieta Bilska-Wodecka, attraverso una ricerca condotta in Polonia, raccontano come la Generazione Z viva la fede in modo personale, autentico e interculturale. Un invito a comprendere e accompagnare, senza giudicare.
Tecnologia e spiritualità: un binomio possibile?
Anche il mondo digitale può aiutare a vivere il sacro: Giulia Conti parlerà di gamification e dispositivi indossabili nei cammini religiosi, mentre Donatella Privitera porterà l’esempio del Cammino della Madonna Nera di Tindari, in Sicilia, dove il racconto e la tecnologia valorizzano una tradizione antica.
Santiago e Santa Rosalia: cammini che ispirano
Non mancheranno riflessioni sui grandi percorsi della fede: lo storico Paolo Caucci von Saucken offrirà una rilettura del Cammino di Santiago, modello per tutta Europa. E Susanna Gristina racconterà l’esperienza del Cammino di Santa Rosalia, nel cuore della Sicilia, segno di una fede popolare ancora viva e capace di parlare all’uomo di oggi.
Sacro e mercato: attenzione a non perdere l’anima
Alcuni interventi affronteranno il delicato tema della mercificazione del sacro, come quello di Dane Munro e Tadeja Jere Jakulin, che si interrogano sul senso degli oggetti devozionali nei santuari. Polyxeni Moira, invece, parlerà di tutela dei luoghi sacri contro atti di vandalismo e incuria.
Riti e radici: la fede che plasma i territori
Toccanti anche gli interventi che mostrano come la spiritualità sia legata ai territori e alle loro tradizioni: in Portogallo, un piccolo santuario mariano diventa luogo di rinascita comunitaria; in Puglia, le Fanòve raccontano il legame tra fuoco e fede; in Corsica, i pellegrinaggi montani resistono al tempo e custodiscono memoria e identità.
Accogliere con il cuore: il ruolo delle guide spirituali
Una ricerca di Vitor Ambrósio e Carlos Santos mette al centro i giovani che si formano per diventare guide turistiche nei luoghi sacri. Conoscenza, empatia, apertura alle diverse fedi: valori fondamentali per chi oggi accompagna altri lungo cammini dello spirito.
Quando il pellegrinaggio diventa racconto
Anche la letteratura può avvicinare alla fede. Dorothy Lane analizzerà il romanzo Love from Mecca to Medina, che racconta il pellegrinaggio dal punto di vista dei giovani musulmani della diaspora. Perché ogni viaggio, se vissuto con il cuore, può diventare testimonianza.
La Sicilia come culla di fede e accoglienza
Infine, il contributo di Romana Gargano ci ricorda che spiritualità e sviluppo possono andare di pari passo: valorizzare i cammini, formare chi accoglie, curare i luoghi. Un modo per restituire dignità e futuro ai territori senza perdere l’anima dei luoghi sacri.
A Palermo, durante questi due giorni, non si parlerà solo di turismo: si parlerà di cammini di fede, di relazioni tra culture, di spiritualità viva e concreta.
Perché oggi, forse più che mai, c’è bisogno di esperienze che aiutino l’uomo a ritrovarsi.
E ogni cammino – come ci ricorda San Francesco – inizia con un passo.