Giubileo

Effetti positivi del volontariato

mercoledì 05 marzo 2025 di Filippa Dolce
Gli studi dimostrano che portare i giovani a contatto con realtà di bisogno e solidarietà ha su loro un impatto profondo

Da una sintesi basata su studi e ricerche condotte da organizzazioni come UNICEF, Caritas, Save the Children e altri enti specializzati sul volontariato giovanile, si evince che portare i giovani a contatto con realtà di bisogno e solidarietà ha su loro un impatto profondo. Ecco cosa emerge dalle analisi di esperti del settore:

1. Aumento dell’empatia e della sensibilità sociale

Il volontariato aiuta i giovani a sviluppare un maggiore senso di empatia, perché li mette in contatto diretto con persone in situazioni di vulnerabilità. Questa esperienza insegna loro a guardare oltre la propria realtà e a comprendere il valore della solidarietà.

2. Sviluppo di competenze e autostima

Il volontariato permette ai ragazzi di acquisire competenze fondamentali come lavoro di squadra e capacità di comunicazione. Inoltre, migliora l’autostima dei giovani, perché li fa sentire utili e capaci di incidere positivamente sulla realtà.

3. Riduzione dell’individualismo e aumento della coesione sociale

Il volontariato giovanile riduce il senso di isolamento e favorisce la costruzione di reti di amicizia e collaborazione.

4. Maggiore consapevolezza del valore della gratuità

In un mondo sempre più dominato dal successo personale e dalla competizione, il volontariato offre ai giovani un’esperienza concreta di gratuità. Scoprono che aiutare non è solo un dovere, ma anche una fonte di gioia e arricchimento interiore.

5. Impatto sulla scelta del percorso di vita e lavoro

Secondo un’indagine del Censis, oltre il 60% dei giovani che hanno fatto volontariato dichiara di aver scelto il proprio percorso di studi o professionale in base a quell’esperienza. Portare i giovani a contatto con la solidarietà però non è solo un atto educativo, ma anche un investimento per il futuro della società. Favorisce la crescita di cittadini più consapevoli, empatici e responsabili, capaci di costruire un mondo più equo e inclusivo. E i dati lo confermano: la loro voglia di impegnarsi e più forte che mai, perché questa generazione mostra ogni giorno che il cambiamento non lo aspetta, ma lo crea.