Mi è stata multata e rimossa l’auto due volte nello stesso posto a distanza di sei mesi, (febbraio e agosto 2010) dopo tre giorni dall’esposizione del divieto di sosta e rimozione mezzi per lavori urgenti da parte del Comune di Padova (potatura e stabilità), in una zona della città dove la segnaletica verticale e orizzontale consente la sosta illimitata.
Sono ricorso al Prefetto che nel 2012 ha annullato le contravvenzioni, ma il Comune di Padova non mi restituisce la spesa di 158 euro sostenuta per i due recuperi-mezzi perché il Prefetto non è entrato nel merito delle multe, ma le ha solo archiviate per prescrizione.
Chiedo: il Comune doveva risalire al proprietario dell’auto attraverso il numero di targa e avvisarlo di quanto stava accadendo in una zona a parcheggio illimitato, oppure rimuovere l’auto, ma non elevare le contravvenzioni e non fare pagare le rimozioni?
Posso ottenere la restituzione della spesa sostenuta e gli eventuali interessi di legge?
Lettera firmata
L'annullamento per prescrizione non è un annullamento nel merito. In pratica il Prefetto non ha dichiarato le multe ingiuste per difetto dell'infrazione. Per poter ottenere la restituzione della somma pagata per il recupero dell'auto, le contravvenzioni devono essere considerate illegittime.