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Frate Indovino

Eredità

Eredità contestata

25 settembre 2019
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Una mia sorella, vedova senza figli, a me legata da profondo affetto e da lunga condivisione di un faticoso lavoro, aveva redatto in età ormai avanzata, e di sua spontanea volontà, un testamento, suppongo a me più vantaggioso rispetto alle altre sue sorelle. Dopo quasi un anno dalla stesura del primo testamento, da lei depositato presso uno studio notarile, ormai non proprio nelle sue piene facoltà mentali, è stata accompagnata dalla badante, in accordo con altri comuni parenti, in uno studio legale a rifare il testamento. Posso ritenere giusto che mia sorella abbia voluto apportare alcune modifiche al primo testamento, ma mi ha profondamente offeso il fatto che, influenzata da altre persone, mi abbia accusato di averla plagiata. E' stato inutile farle capire che si sbagliava e del secondo testamento non ha mai voluto parlare, anzi ne ha più volte negato l'esistenza. Tuttora ho un rapporto buono con mia sorella; da anni ho la delega al suo movimento bancario e continuo con correttezza e onestà a fare bonifici a saldo di fatture, da lei di volta in volta sottoscritte, relative alla gestione delle sue proprietà e delle sue spese correnti. Vorrei sapere se, rivolgendomi a un legale o a un notaio posso in qualche modo tutelare me e i miei eredi diretti, ed eventualmente, al momento opportuno, contestare la validità del secondo testamento.

Lettera firmata

Le disposizioni testamentarie possono essere revocate o modificate in ogni momento dal testatore.
Ciò può essere fatto in modo esplicito attraverso una dichiarazione con cui il testatore dichiara di revocare o modificare in tutto o in parte quanto ha disposto in precedenza, o in modo implicito redigendo un nuovo testamento in cui le disposizioni in esso contenute risultano incompatibili con quelle del nuovo testamento. Il nostro ordinamento giuridico prevede poi la possibilità, per chiunque vi abbia interesse, di impugnare un testamento per invalidità. Tale impugnazione consiste nell’instaurare un giudizio davanti al Tribunale citando tutti gli altri eredi e legatari. Esistono due figure di invalidità: la nullità (quando è contrario alla legge oppure presenta gravi difetti di forma) e l’annullabilità (nel caso in cui il testatore sia incapace d’intendere e di volere o per altri difetti di forma del testamento, quali la mancanza della data).

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