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GENNAIO - Nascita di Francesco

Francesco fu oriundo di Assisi, nella valle di Spoleto. Nacque durante un’assenza del padre, e la madre gli mise nome Giovanni; ma, tornato il padre dal suo viaggio in Francia, cominciò a chiamare Francesco il suo figlio. [FF, 1395]

 

Francesco nacque ad Assisi nel 1181 o 1182, forse il 24 giugno, da Pietro di Bernardone, agiato mercante di tessuti, e da Giovanna soprannominata “Pica” (perché originaria della Piccardia, in Francia). La famiglia apparteneva alla borghesia emergente della città di Assisi, che aveva raggiunto ricchezza e benessere grazie all’attività commerciale di Pietro di Bernardone. Non mancano elementi straordinari che accompagnano le agiografie di Francesco. Una fonte racconta che pochi giorni prima della sua nascita un mendicante predisse a madonna Pica: «Fra queste mura spunterà presto un sole». Un’altra fonte, invece, narra che la madre, travagliata dai dolori del parto, non riusciva a dare alla luce il figlio fin quando non scese nella stalla, dove finalmente nacque, similmente al bambino Gesù. Il padre quando viene al mondo il suo primogenito (Francesco aveva almeno un altro fratello di nome Angelo) era lontano da Assisi, in Provenza, occupato negli affari della sua professione di commerciante di tessuti e stoffe pregiate. Alla nascita, la madre scelse di chiamare il neonato Giovanni (in onore di san Giovanni Battista), ma quando tornò il padre, gli cambiò nome. Francesco era un nome assai raro in quell’epoca e nella lingua comune corrispondeva a “francese”. Panni “franceschi” erano detti dai mercanti, e lo saranno per ancora un paio di secoli, i panni importati dalla Francia. E il nome Francesco fu scelto da Pietro di Bernardone proprio per celebrare la sua attività e i buoni affari che aveva con la Provenza.

 

Intra Tupino e l’acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo, fertile costa d’alto monte pende, onde Perugia sente freddo e caldo da Porta Sole; e di rietro le piange per grave giogo Nocera con Gualdo. Di questa costa, là dov’ella frange più sua rattezza, nacque al mondo un sole, come fa questo tal volta di Gange. Però chi d’esso loco fa parole, non dica Ascesi, ché direbbe corto, ma Orïente, se proprio dir vuole

(Paradiso XI, 43-54)

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