Marzo asciutto, April bagnato - felice il villan che ha seminato
Caterina nacque all’inizio del XIV secolo in una famiglia i cui membri si erano distinti per virtù e per la devozione al Signore. Per di più, i suoi genitori erano la famosa santa Brigida, grande mistica e il principe Ulferone di Norcia. Caterina fu il bel fiore che Dio donò ai due sposi, che conducevano una vita santa. Il Signore voleva Caterina tutta per sé, così nella sua crescita, ella staccò sempre più il suo cuore dai passatempi e dai divertimenti della vita mondana, confermandosi nella volontà di darsi tutta a Dio nello stato verginale. Ma, in obbedienza al padre, sacrificò le sue aspirazioni e sposò il ricco cavaliere Edgarvon Kyren, uomo nobile d’animo che acconsentì al desiderio della giovane moglie di osservare il voto di continenza, legandosi egli stesso al voto di castità.
Ancora giovane, Caterina raggiunse la madre a Roma, dove apprese la notizia della morte del marito. Rimase nella Città Eterna affiancando con dedizione Brigida nell'intensa attività religiosa e nell’apostolato degli infermi e dei miseri. Dalla madre prese certamente le virtù e lo spirito di carità e di apostolato: trascorreva quattro ore al giorno in preghiera e in contemplazione. Per venticinque anni fu al fianco della madre e ne portò le reliquie in Svezia quando questa morì. Nel suo Paese, si ritirò in un monastero di cui fu superiora. Il Signore compì per mezzo suo numerosi miracoli.