È un piccolo albero o arbusto spontaneo molto comune nelle campagne d’Italia ove è usato anche come pianta per formare siepi. Del biancospino la medicina utilizza i fiori e i frutti (si raccolgono da Agosto ad Ottobre) che contengono vari principi attivi tra cui i polifenoli quercetina e trimetilamina, oltre a sostanze tanniche, olio essenziale, vitamina C ed altre. Il complesso di queste sostanze è dotato di specifica azione cardiotonica, antiaritmica, antispasmodica, ipotensiva e sedativa. Attraverso il sistema simpatico i principi attivi agiscono sul cuore e sui vasi sanguigni e sono in grado di moderare la pulsazione cardiaca e la pressione sanguigna.
Con i fiori secchi e le bacche si ottiene la tipica tintura, preferita ad altre perché è facile da conservare. Tale tintura va assunta a scopo ipotensivo per tre settimane al mese prima dei pasti. Questo medicamento funziona anche come antispasmodico e tonico. Solo se si supera la dose terapeutica consigliata dallo specialista, si può essere soggetti a uno stato di sonnolenza e accentuato rallentamento del polso. ATTENZIONE: consultare sempre ed in ogni caso il proprio medico prima di intraprendere terapie potenzialmente non idonee.