No’ spetarte mai la bora - se siroco in mar lavora (Trieste)
Angelo Giuseppe Roncalli nacque a Sotto il Monte, in provincia di Bergamo, nel 1881. Era figlio di poveri contadini. Angelino era molto intelligente e a 19 anni aveva completato i corsi del seminario, ma per la legge ecclesiastica non poteva essere ordinato sacerdote prima dei 24 anni, così fu mandato a Roma. Divenuto prete, fu segretario del vescovo di Bergamo.
Durante la Prima Guerra Mondiale fu chiamato alle armi come cappellano militare. Venne poi inviato in Bulgaria e in Turchia come ospite Apostolico: questi incarichi furono i primi passi per la carriera diplomatica. Fu, poi, Nunzio a Parigi e Patriarca di Venezia, nel 1953. A settantasette anni, ritenendo la sua lunga vita un gran dono di Dio, stimava vicina la fine e si preparava spiritualmente al passaggio. Ma, come si sa, le vie del Signore sono imprevedibili! Infatti, il 28 ottobre 1958, fu nominato Papa col nome di Giovanni. La sorpresa fu grande e fu destinata a crescere quando annunciò il Concilio Vaticano II, evento epocale di trasformazione della Chiesa.
Attento ai segni dei tempi, Papa Giovanni promosse l’ecumenismo e la pace. Fu uomo del dialogo e della carità, fece sentire a tutti gli uomini, anche ai non cattolici e a quelli lontani, l’amicizia di Dio. La sua spiritualità, delicata e incrollabile, aveva le sue radici in Maria. A Lei si rivolgeva e in Lei confidava. La sua fede era limpida e forte, riposava in Maria, attraverso il Rosario, che recitava tutti i giorni. Egli auspicava che il Rosario venisse recitato ogni sera in casa, nelle famiglie riunite, in ogni luogo della Terra.
Doveva essere un papa di transizione, fu invece grazie a lui che, ormai ottantenne, una ventata di rinnovamento entrò nelle chiese del mondo intero e in tutta la comunità del popolo cattolico. Il “Papa Buono”, come tutti con affetto lo chiamavano, lasciò la terra il 3 giugno 1963, e ancora oggi è viva nella memoria la sua straordinaria umanità.