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CALENDARIO 2023

SORELLE E FRATELLI DIFFICILI

Fratelli Tutti

"Il perdono è sempre un cammino di conversione".

Nei Fioretti di san Francesco d’Assisi si racconta di un lupo terribile e feroce che divorava gli animali e terrorizzava gli abitanti della città di Gubbio. L’uomo di Dio decise di andare incontro al lupo e quando l’incontrò, con la bocca spalancata, gli si avvicinò chiamandolo “fratello lupo”, e gli comandò in nome di Cristo di non far male a nessuno. Il lupo si fermò, poi si avvicinò mansueto e si accovacciò ai piedi di frate Francesco. L’esempio del Poverello di Assisi insegna che è necessario imparare a incontrarsi con gli altri con l’atteggiamento giusto. Si tratta di scoprire la presenza del Creatore nelle creature e riconoscere il volto di Gesù in tutti i nostri fratelli e in tutte le nostre sorelle. Talvolta ricordandoci della Parola del Signore che invita ad amare i propri nemici dobbiamo anche imparare a soffrire con Gesù crocifisso, quando subiamo aggressioni ingiuste o ingratitudini, senza stancarci mai di scegliere il perdono e la fraternità. La Bibbia ci parla di esperienze di conflitto, tradimento, odio, tra consanguinei, come nel racconto di Caino e Abele, o dei figli di Giacobbe, che vendono come schiavo il loro fratello Giuseppe. Il perdono è sempre un cammino di conversione. Perdonare è spezzare la logica del taglione, il desiderio di vendetta, anche se ci sono ferite che non è possibile dimenticare, perché dopo anni sanguinano ancora. Umanamente il perdono sincero e incondizionato sembra al di là delle nostre possibilità naturali. Per giungere a perdonare è essenziale credere nella dignità di colui o di colei che ci ha ferito, calunniato, tradito. Come Gesù ha fatto con me: perdonare infatti è possibile solo cessando di guardare a ciò che mi ha fatto l’altro per guardare a ciò che Dio ha fatto per me. E solo guardando a Gesù, che sulla Croce perdona i Suoi crocifissori, imparerò anch’io a perdonare.

Il perdono è sempre un cammino di conversione
Ottobre: vino e cantina da sera a mattina.
ORTO Seguite le piantine interrate in Agosto e Settembre e non fate mancare rincalzi e cure antiparassitarie. LAVORI DEL MESE. Man mano che le colture esauriscono il loro ciclo liberate il terreno, concimate e lavorate. Continuate a imbiancare radicchi, finocchi, indivie, sedani. Legate e interrate (piegandoli con estrema cautela) o incartate i cardi (gobbi) per l’imbianchimento. Fate attenzione ai primi freddi coprendo le specie più delicate. Mettete a dimora, dopo aver preparato a dovere il terreno, piante aromatiche e officinali perenni, alberi ornamentali, da frutto, viti e olivi. SEMINE Seminate lattughe da taglio, cicorie, valeriana; fave e piselli; spinaci primaverili. Interrate i bulbi (spicchi) di aglio. Trapiantate cipolle e porri.
GIARDINO Cominciate a riporre in ambiente protetto le piante in vaso da esterno più delicate, sistemandole in ambiente luminoso e non riscaldato. LAVORI DEL MESE. Provvedete, se necessario, alle colmature e innaffiate ogni 10-15 giorni. Trapiantate le viole del pensiero e i cavoli ornamentali. Mettete a dimora i bulbi a fioritura primaverile (crocus, tulipano, giacinto, narciso, mughetto, iris, liliacee). Estraete i bulbi di gladiolo e dalia, riponendoli in ambiente asciutto per la conservazione. Piantate rosai, siepi e arbusti perenni.
CANTINA La vigna procede verso il meritato riposo invernale dopo aver dato il meglio di sé e non va “disturbata”. In cantina seguite la fermentazione del nuovo vino. A quanto detto in Settembre aggiungo qualche consiglio: non fate bollire il mosto vicino a contenitori di vino vecchio; mantenete durante tutto il periodo di fermentazione una temperatura compresa tra i 17 e i 22 °C; misurate il grado zuccherino del mosto prima che inizi a fermentare e, se necessario, aiutatelo; evitate allo stesso mosto ogni contatto con l’aria; non trascurate la colmatura dei recipienti; eseguite il primo cambio appena finita la grande ebollizione. Giorni adatti per i travasi: dal 1° al 13 e dal 29 al 31 Ottobre.
OLTRE LE NUVOLE - Le galassie spirali barrate sono simili alle semplici spirali, l’unica differenza è che i bracci, solo due in questo caso, si dipartono non direttamente dal nucleo, ma da una densa barra di stelle di cui il nucleo ne costituisce la parte centrale. Le galassie a spirale barrata costituiscono circa il 15% delle galassie di forma conosciuta. Anche la nostra “casa” è una spirale barrata. Infatti le campagne di studio condotte nel XX secolo facevano intuire per la nostra Galassia la forma spirale semplice, come è la nostra vicina Andromeda, ma i dati sul nucleo erano confusi. Le più accurate rilevazioni acquisite dal satellite Spitzer nei primi anni del XXI secolo (2005) sembrerebbero far pendere la bilancia più verso la spirale barrata, anche se ancora non tutti gli astronomi concordano.
POSIZIONI PLANETARIE Il 5 Mercurio passa in Bilancia dove sarà in congiunzione superiore il 20 del mese; il 9 Venere passa in Vergine ed arriva alla massima elongazione occidentale (46°) il 23, giorno in cui il Sole entra in Scorpione dove era giunto Marte già il 12. Restano nelle costellazioni del mese precedente gli altri pianeti: Giove e Urano in Toro, Saturno e Nettuno in Pesci.
MARGHERITA HACK (Firenze, 1922 – Trieste, 2013) è stata un’astrofisica, divulgatrice scientifica e attivista italiana. Dopo aver frequentato il liceo classico a Firenze, si è laureata in fisica nel 1945 con una tesi realizzata presso l’osservatorio di Arcetri. Ha ricoperto la cattedra di astronomia all’Università di Trieste ed è stata la prima donna italiana a dirigere l’Osservatorio Astronomico di Trieste portandolo a rinomanza internazionale. È stata membro delle più prestigiose società fisiche e astronomiche, ha lavorato presso osservatori americani ed europei ed è stata membro dei gruppi di lavoro dell’ESA e della NASA. Ha pubblicato su riviste internazionali e scritto numerosi libri anche divulgativi. È molto nota pure per le sue attività in campo sociale e politico.
COS’È… la Prostata: ghiandola dell’apparato genitale maschile, che – con l’età – va verso l’ipertrofia e altri disturbi. Contro la prostata ingrossata e per facilitare l’emissione di urina è efficacissimo il prezzemolo in infuso, l’equiseto, la gramigna e il granoturco. Viene consigliato (sentire sempre il medico curante) un decotto di equiseto combinato con l’azione collaterale della gramigna, preparato con 30 g di equiseto e 30 g di rizoma di gramigna, fatti bollire insieme per 5 minuti in 1 litro d’acqua. Lasciato raffreddare, il decotto va filtrato, addolcito secondo i gusti individuali e preso nella dose di 2-3 tazzine al giorno, continuando la cura fino a ottenere l’effetto desiderato, ma senza esagerare mai nella dose suddetta.
DOMANDE CHE ASSILLANO Perché, indipendentemente dal colore del bagnoschiuma che usi, le bolle sono sempre bianche?
DOMANDE CHE ASSILLANO Guinness World Record detiene il record per essere il libro più rubato nelle biblioteche pubbliche.
PER SORRIDERE Se chi dorme non piglia pesci, i pesci amano chi dorme!
Dieta a zona: colazione a letto, pranzo in cucina, cena in sala.
Se non mi capite vi capisco.
La radio passa le canzoni più belle quando entri in galleria.
La prova costume fatela voi, io ho superato brillantemente la prova pigiama.
“Lei per caso sente delle voci?” – “Digli di no!” – “No dottore!”.
“La memoria dei torti ricevuti è passione che brucia senza sosta nel cuore. E colui che è posseduto da questo male, sia quando si alza sia quando si corica, quando prega, quando è in cammino, mantiene nel suo cuore questo veleno che non ha posa e non viene mai meno. E colui che di questo peccato è schiavo non può godere della grazia di Dio, né essere degno del perdono dei suoi peccati” (Anastasio Sinaita).
Ciò che cresce lentamente, mette radici profonde.
Queste persone che in Facebook pubblicano ogni tre mesi la loro foto con un partner diverso, scrivendo tutte le volte: «Assieme a te costruisco il mio mondo!!», cosa cercano di fare? Un sistema solare? Una galassia o cos’altro?
È inutile cercare per i propri figli dei nomi altisonanti… Tanto, poi, al citofono siamo tutti: «IO… apri».
Tra fidanzati prima si dovevano interpretare silenzi, sguardi, toni di voce... Ora ci si interroga sulle faccine dei messaggi
Ciò che non hai mai visto, lo trovi soltanto dove non sei mai stato.
CROSTINI AL TARTUFO - Ingredienti: tartufi estivi - parmigiano - pangrattato - olio evo - sale - pepe - burro - brodo - limone - pane.
- Preparazione: disponete fettine di tartufo estivo sottilissime messe in un tegame con poco olio, cosparse di parmigiano e pangrattato e disposte a strati alternati con altro parmigiano e pangrattato. Condite in ultimo con sale e pepe, un po’ d’olio evo e qualche fiocchetto di burro e passate sul fuoco avendo cura di bagnare con un poco di brodo vegetale e succo di limone. Dopo pochi minuti togliete dal fuoco e stendete il tutto su fettine di pane già preparate e bagnate con brodo.
ECLISSI anulare di Sole visibile dalle Americhe il giorno 14. Massimo della fase alle ore 20.46 italiane. Parziale di Luna il 28 visibile da America orientale, Europa, Africa, Asia e Australia. La durata della parzialità sarà di un’ora e 17 minuti, la fase centrale avverrà alle ore 22.14 italiane.
FENOMENI CELESTI Mercurio è visibile all’alba, almeno nella prima decade. Venere è ben evidente nella parte terminale della notte; a fine mese arriva a sorgere 4 ore prima del Sole. Marte è praticamente invisibile. Giove è visibile dal crepuscolo per tutto il resto della notte. Saturno è visibile, salvo nella parte terminale della notte.
MACCHIE SOLARI prevedibile calo dell’attività solare.
TEMPESTE MAGNETICHE in netta diminuzione.
GIORNATE FAVOREVOLI a fine mese.
IL FICO (Ficus carica) era un albero da frutto importante nei tempi biblici, poiché assieme all’ulivo e alla vite rappresenta la ricchezza della Terra promessa. Nell’Antico Testamento, dopo il peccato originale, Adamo ed Eva intrecciano foglie di fico per coprirsi (Gen 3,7). Mangiarne i frutti e abitare alla sua ombra è segno di sollievo e di pace (1Re 5,5). Dal momento che mette le foglie molto tardi indica l’avvicinarsi dell’estate. Nel Nuovo Testamento Gesù usa questo fatto come similitudine per descrivere la sua Parusia: “Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l'estate è vicina” (Mc 13,28). La maledizione del fico (Mt 21, 20-22) annunzia invece il rigetto di Israele, che non ha accolto il Messia.
ESOSCHELETRO Nell’accezione comune è lo scheletro esterno caratteristico degli artropodi (ad esempio il carapace dei granchi, dei gamberi, dei ragni. ecc.), costituito da chitina, cui si aggiungono, nello strato interno, sali minerali, spec. calcarei, che gli conferiscono notevole durezza. Partendo da questo spunto, nella filmografia (già a partire da qualche decennio) abbiamo apprezzato questa strumentazione di supporto consistente, appunto, in uno scheletro esterno (movimentato da potenti motori) che consente, alla persona calatasi nel suo interno, prestazioni fisiche davvero considerevoli come lo spostamento di casse pesantissime o la corsa particolarmente veloce e prolungata per lunghi tratti, anche in terreni accidentati.

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