Gennaio compie il peccato e Maggio
è il condannato.
CARI AMICI COLTIVATORI
come ormai di
abitudine per chi è un Lettore da tempo, utilizzo questo
spazio del mese di Gennaio, mese abbastanza tranquillo,
per delle considerazioni a mio avviso necessarie.
Innanzitutto prendiamoci un attimo e, guardandoci
attorno, ringraziamo Dio per tutto quello che ci circonda.
Lo fece san Francesco con il suo Laudato si’ e siamo in
tanti a provare lo stesso profondo sentimento, magari
con parole più semplici ma altrettanto sincere. Vi ricordo
pure che, il nostro Calendario, come altri manuali digitali
o a stampa, indica dei tempi durante l’anno adatti
per le semine, le raccolte, le potature, ecc... È evidente
però che nella nostra penisola vi sono zone più o meno
calde. Ad esempio, non si possono seminare pomodori
(o zucchine, o piselli, o altro) nello stesso tempo nel
Sud Italia e sull’Appennino Centrale a un’altitudine
intorno ai 500 metri sul livello del mare. I tempi per le
semine, le raccolte, ecc. vanno anticipati o ritardati a
seconda delle differenze di clima delle varie zone e di
questo si deve tenere conto. Allora, per offrire delle
indicazioni valide per tutti, abbiamo pensato di partire
dalla Pianura Padana dove con lo zero si indica il giorno
adatto. Nell’arco alpino si deve posticipare di 10-20
giorni, così come nella dorsale appenninica di 5-10
giorni. Invece si deve anticipare in Liguria di 10-20
giorni; nella fascia che dalla Toscana arriva alla Campania
di 20-25 giorni; dalle Marche a tutta la Puglia di
20-30 giorni; nella Calabria litoranea e nelle nostre due
Isole Maggiori di 25-30 giorni. Evidentemente quanto
sopra detto va preso con molta elasticità: quello che fa
fede è la vostra esperienza!
ORTO
Preparate il terriccio
per le semine: 1/3 di torba, 1/3 di sabbia, 1/3 di
terriccio di bosco, un po’ di stallatico fine e una spolverata
di calce in polvere.
VIGNA E CANTINA
Chi non
avesse cambiato il vino nuovo in Dicembre lo faccia quanto
prima. Giorni adatti per i travasi: dal 18 al 31 del mese
(Luna calante). Controllate i valori di acidità totale e di
anidride solforosa, eseguite la “prova all’aria” e procedete
alla “chiarifica” del vino (magari facendovi aiutare da un
enologo). Per capire la Luna ricordate sempre il proverbio
che non mi stancherò mai di ripetere: «Gobba a levante,
Luna calante; gobba a ponente Luna crescente!».