A san Simone (28 Ottobre) butta
via il ventaglio
GIARDINO
Ultimate l’impianto delle specie
estive annuali e il trapianto delle nuove a fioritura
primaverile. Provvedete alle necessarie colmature per
le piante coltivate in vaso. Interrate i bulbi a fioritura
primaverile e riponete quelli che non riuscirebbero a
superare l’inverno. Portate all’interno, in un locale pieno
di luce e non riscaldato, le piante delicate coltivate in
vaso e innaffiatele moderatamente ogni 10-15 giorni.
ORTO
Seminate l’aglio. Mettete a dimora le piantine
di cipolle e porri. Mettete a imbiancare i finocchi, le
piante più vigorose dei gobbi (cardi), indivie, radicchi
e sedani. Man mano che le colture terminano il loro
ciclo, liberate il terreno, concimate e lavorate. Fate
attenzione ai primi freddi mettendo sotto copertura
le specie più delicate.
FRUTTETO
Preparate scassi
e buche per i nuovi impianti. Ottobre è anche il mese
delle castagne. Esse si conservano ottimamente in congelatore
(ci vanno messe già incise). Più tradizionale
la curatura in acqua (o “novena”). 1) Si immergono
le castagne in acqua fresca pulita. 2) Si cambia ogni
giorno il 50% dell’acqua fino al 4° giorno. 3) Si cambia
totalmente l’acqua il 5° giorno. 4) Si cambia di
nuovo l’acqua al 50% il 6° e 7° giorno. 5) Si cambia
totalmente l’acqua l’8° giorno. 6) Si estraggono definitivamente
le castagne il 9° giorno e si collocano in
luogo arieggiato, mescolando per dare aria due volte al
giorno.
OLIVO
È giunto il momento di raccogliere
le olive da tavola allo stato verde; operazione che va
fatta con delicatezza quando le bacche hanno assunto
una colorazione verde-pallido.
VIGNA E CANTINA
In questo mese terminano le operazioni di vendemmia
e fervono i lavori di vinificazione. Alcune raccomandazioni:
non raccogliete uve bagnate; fate attenzione
che non si verifichino inizi di fermentazione prima
della “depuratura”; curate meticolosamente la pulizia
di attrezzature e recipienti vinari; non lavorate
uve malate; misurate il grado zuccherino dei mosti
e, in caso di bisogno, aiutateli, senza dimenticare i
fermenti; affondate le vinacce in ebollizione nei tini
almeno tre volte al giorno; seguite il processo di fermentazione
rimboccando regolarmente ed evitando il
più possibile contatti con l’aria; liberate il vino dalla
feccia non appena terminata la cosiddetta ebollizione
tumultuosa. Per eventuali travasi utilizzate i giorni
dal 9 al 25 del mese.