Servizio Clienti (+39) 075 5069369
Email info@frateindovino.eu

Almanacco

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
Cover Extra Archivio

CALENDARIO 2015

LA STRADA GIUSTA

Quando il Signore si diverte!

"(1668-1750) - Pietro Fioretti nasce a Viterbo nel 1668. Lavora fi no a 25 anni nella bottega dello zio calzolaio, poi entra con i Cappuccini prendendo il nome di fra Crispino da Viterbo. Per 40 anni esercitò l’uffi cio di cercatore a Orvieto. Godeva di una popolarità incredibile, anche tra personalità eminenti, non solo per la sua amabilità nel conversare, o nel recitare ottave del Tasso, ma anche per i miracoli, che lui attribuiva sempre alla Madonna. Dopo aver guarito il cameriere personale del Papa Clemente XI, si sentì dire dal medico dello stesso Papa: «Così la vostra triàca ha più virtù di quella di noi medici?». E fra Crispino: «Caro Monsignore, voi siete dotto, e lo sa tutta Roma; ma la mia Madonna ne sa più di tutti voi medici messi insieme». I 40 anni passati da questuante a Orvieto emanano un’eccezionale freschezza e riportano ai Fioretti di san Francesco. La maggior parte del tempo la passava tra la gente. Tutti lo conoscevano e lui tutti conosceva. Questuava soltanto il necessario per il convento. A chi lo forzava a prendere il di più, diceva: «E che, volete essere soltanto voi ad andare in Paradiso?». Questuò più per la grande famiglia orvietana che per i frati. Attingeva da tutti, ma ad un nobile che chiedeva di essere guarito rispose che, se voleva la guarigione del corpo, doveva prima preoccuparsi di risanare l’anima, pagando i suoi creditori. Era anche l’uomo della pace. Il vescovo di Orvieto, Giuseppe da Marsciano, testimoniò che, con la partenza di fra Crispino, aveva perduto il paciere della sua città. Egli era un misto di ingenuità, di mitezza e di cortese cavalleria. Per ogni situazione aveva le sue battute. Diceva: «Se vuoi salvarti l’anima devi voler bene a tutti, dir bene di tutti, fare del bene a tutti». Quando andò a visitare il cardinale Gualtieri, questi gli chiese perché non si fosse vestito in maniera più decente. Fra Crispino, allargando il mantello che necessitava di qualche rammendo, rispose: «Ma questo riluce da tutte le parti». Lui si proclamava “l’asino del convento”. Quando lo aiutavano a caricare la bisaccia diceva: «Carica l’asino e và alla fi era». A chi gli chiedeva perché non si coprisse mai il capo, rispondeva: «Non sapete che l’asino non porta il cappello? », poi continuava a bassa voce: «Perché siamo sempre alla presenza di Dio». Previde e predisse il giorno della sua morte. Né il 17, né il 18 maggio, ma il 19: per non turbare la festa di san Felice da Cantalice. Il suo corpo rimase sei giorni alla venerazione dei fedeli, che poterono vedere in lui una delle più splendide fi gure di santità cappuccina. ".

“La strada piana non porta mai in alto”. È un detto che mi porto dietro fin dall’adolescenza; uno dei primi che ho fissato nella memoria e che mi ha fatto a lungo fantasticare nei giorni storti e nelle notti insonni. Poi dal Vangelo ho imparato che vi sono due strade: una larga e comoda, dove s’incontrano tanti falsi profeti (tanti Lucignolo) che fanno intendere lucciole per lanterne e che porta alla perdizione, e sono molti quelli che la prendono; e una strada stretta e faticosa, che sono in pochi a percorrerla: ma è la via della Vita. È impossibile per noi, fragili creature umane, non percepire il fascino di ambedue queste strade, anche se sono convinto che imboccare la via “larga” non significhi necessariamente perdervisi: il Padre Celeste veglia su di noi, e sa trovare mille vie d’uscita per rimetterci, in qualsiasi momento, sul retto cammino. Ma noi frati abbiamo anche un’altra chance, meravigliosa. Abbiamo dei compagni di viaggio pronti a ricordarci, qualora fosse necessario: «Fratello, fai attenzione: la nostra strada è questa!».

San Crispino da Viterbo (1668-1750) - Pietro Fioretti nasce a Viterbo nel 1668. Lavora fi no a 25 anni nella bottega dello zio calzolaio, poi entra con i Cappuccini prendendo il nome di fra Crispino da Viterbo. Per 40 anni esercitò l’uffi cio di cercatore a Orvieto. Godeva di una popolarità incredibile, anche tra personalità eminenti, non solo per la sua amabilità nel conversare, o nel recitare ottave del Tasso, ma anche per i miracoli, che lui attribuiva sempre alla Madonna. Dopo aver guarito il cameriere personale del Papa Clemente XI, si sentì dire dal medico dello stesso Papa: «Così la vostra triàca ha più virtù di quella di noi medici?». E fra Crispino: «Caro Monsignore, voi siete dotto, e lo sa tutta Roma; ma la mia Madonna ne sa più di tutti voi medici messi insieme». I 40 anni passati da questuante a Orvieto emanano un’eccezionale freschezza e riportano ai Fioretti di san Francesco. La maggior parte del tempo la passava tra la gente. Tutti lo conoscevano e lui tutti conosceva. Questuava soltanto il necessario per il convento. A chi lo forzava a prendere il di più, diceva: «E che, volete essere soltanto voi ad andare in Paradiso?». Questuò più per la grande famiglia orvietana che per i frati. Attingeva da tutti, ma ad un nobile che chiedeva di essere guarito rispose che, se voleva la guarigione del corpo, doveva prima preoccuparsi di risanare l’anima, pagando i suoi creditori. Era anche l’uomo della pace. Il vescovo di Orvieto, Giuseppe da Marsciano, testimoniò che, con la partenza di fra Crispino, aveva perduto il paciere della sua città. Egli era un misto di ingenuità, di mitezza e di cortese cavalleria. Per ogni situazione aveva le sue battute. Diceva: «Se vuoi salvarti l’anima devi voler bene a tutti, dir bene di tutti, fare del bene a tutti». Quando andò a visitare il cardinale Gualtieri, questi gli chiese perché non si fosse vestito in maniera più decente. Fra Crispino, allargando il mantello che necessitava di qualche rammendo, rispose: «Ma questo riluce da tutte le parti». Lui si proclamava “l’asino del convento”. Quando lo aiutavano a caricare la bisaccia diceva: «Carica l’asino e và alla fi era». A chi gli chiedeva perché non si coprisse mai il capo, rispondeva: «Non sapete che l’asino non porta il cappello? », poi continuava a bassa voce: «Perché siamo sempre alla presenza di Dio». Previde e predisse il giorno della sua morte. Né il 17, né il 18 maggio, ma il 19: per non turbare la festa di san Felice da Cantalice. Il suo corpo rimase sei giorni alla venerazione dei fedeli, che poterono vedere in lui una delle più splendide fi gure di santità cappuccina.
Non dire mai male degli altri; sono tuoi fratelli, e lo sai bene; oltretutto, non faresti altro che complicare la tua vita.
Troppo povero o troppo ricco, fanno ugual disgrazia.
LAVORI DEL MESE Continuate a fare attenzione alle condizioni idriche delle vostre coltivazioni. Agosto è il mese dei trapianti per le varietà autunno-invernali. Siate oculati nella scelta delle piantine, che debbono essere giovani e rigogliose. Mantenetele ad un’umidità costante e rincalzatele appena riprendono la vegetazione. Fate innesti a “gemma dormiente”. Continuate a conservare i vostri prodotti. Fate attenzione alla mosca dell’olivo.
ORTO Ultimate la raccolta di patate, agli e cipolle. Impiantate le nuove carciofaie per ovoli. Rincalzate fi nocchi, porri, cardi. Cominciate ad imbianchire sedani ed indivie. Semine e trapianti in terreno aperto: radicchi, indivie, cicorie, lattughe di ogni tipo; porri, cipolle, fi nocchi; cavoli e rape di ogni tipo; spinaci, valeriana, prezzemolo, ravanelli, rucola.
GIARDINO Sfoltite ed innaffi ate le rose per migliorare la rifi oritura autunnale. Fate talee di fucsie, rose e ortensie. Ritoccate le siepi. Raccogliete i bulbi delle piante ormai sfi orite e riponeteli in luogo adatto. Continuate a cimare i crisantemi. Piantate narcisi, crocus, colchico, mughetti. Concimate e mantenete la giusta umidità alle piante in vaso, facendo attenzione che non vi sia presenza di cocciniglie, afi di, botrite.
VIGNA E CANTINA Appena inizia il periodo dell’invaiatura (quando l’uva comincia a prendere colore) eseguite l’ultimo trattamento a base di rame, con l’aggiunta di un buon prodotto contro la botrite, e accompagnate con attenzione il processo di maturazione dell’uva. Munitevi di un mostimetro per misurare il grado zuccherino. Cominciate a preparare i recipienti vinari e le attrezzature per la vendemmia. Giorni adatti per i travasi: dal 31 Luglio al 14 Agosto e dal 29 al 31 Agosto.
OLTRE LE NUVOLE Un pianeta con due Soli. Numerosi fi lm (in Guere Stellari questa caratteristica l’aveva Tatooine, il pianeta della famiglia Skywalker), libri di fantascienza ed anche cartoni animati raccontano di pianeti con due o, addirittura, tre Soli. Nel 2011 la NASA scoprì proprio un pianeta che “vive” intorno a due stelle. I pianeti che orbitano attorno a una coppia di stelle non sono più una novità per gli astronomi: fi nora ne sono stati individuati ben sei. Addirittura sembra che un nuovo pianeta, denominato con la sigla PH1, grande circa sei volte la terra, faccia parte di un sistema di 4 stelle, orbitando attorno a 2 di esse, mentre le altre 2 ruotano a loro volta intorno alla stessa coppia di stelle!
POSIZIONI PLANETARIE Il giorno 2 del mese Saturno, in Scorpione, torna di moto diretto. Il 7 Mercurio entra in Vergine. Il 9 Marte entra in Leone. L’11 Giove passa in Vergine. Il 15 Venere raggiunge la congiunzione inferiore col Sole, che il 23 entra in Vergine. Il 26 Giove è in congiunzione superiore col Sole. Il 27 Mercurio entra in Bilancia. Urano rimane in Ariete e Nettuno in Pesci.
Questioni coniugali - In spiaggia una signorina molto appariscente, saluta un commendatore. Costui, imbarazzato, risponde e subito si volta verso sua moglie la quale però gli chiede: «Ma chi è quella signorina così volgare? ». «Oh, è una che ho conosciuto sul lavoro…». E la moglie, acida: «Quale lavoro? Il tuo o il suo?!».
A PROPOSITO DI ALIMENTI - Non si può mai sapere se un melone è dolce e maturo fi nché non lo si assaggia, ma si può riconoscerne uno buono anche dal peso confrontato con le dimensioni: una maggiore pesantezza indica una polpa soda e matura; se il melone è leggero potrebbe invece risultare acquoso. L’odore della buccia, inoltre, deve risultare “dolciastro”. Esaminate anche la calotta opposta al gambo. A una leggera pressione delle dita, questa zona, detta “corteccia”, deve risultare piuttosto elastica ma consistente: se è troppo dura, il melone è acerbo; se è troppo molle, è “passato”.
Tutto OK! - Il medico, sdrammatizzando: «Stia sereno, è tutto OK! La sua malattia non mi preoccupa… ». «Non preoccuperebbe neanche me, se l’avesse lei!».
PUNTURE DI... MARE - Riccio: ha un guscio pieno di aculei che si confi ccano, spezzandosi, nella carne del malcapitato, provocando irritazione o infezione. Debbono essere tolti, ammorbidendo la pelle con olio o facendo risciacqui con acqua calda e sale. Non stringere la parte in quanto si rischia di premere l’aculeo più in profondità. Si deve invece intervenire con pinzette e/o aghi sterilizzati. Disinfettare comunque prima possibile. Attenzione anche all’anemone di mare: non strofi nate né appoggiate la parte punta. Cercate, invece, un sito appartato raccogliete la vostra urina in un contenitore dove poi porre a bagno la parte punta. Lasciatela cosi per 10 minuti, fi nché la spina non cadrà fuori da sé. Infi ne, lavatevi con acqua di mare. Riguardo alle scottature da medusa, provate a ricoprire con della sabbia asciutta la parte interessata e adagiatevi al sole per almeno 10 minuti cercando di non scuotervi. La sabbia tende ad assorbire il veleno e quindi a ridurre il gonfi ore.
Quando un dittatore non riesce a raggiungere la maggioranza assoluta deve necessariamente ripiegare sull’unanimità.
Cannibali?! E che altro, con quello che costa d’inverno la verdura!!
Se partite “sparati”, ricordatevi di verificare la carica.
RISI E BISI - Ingredienti: (per 4 persone) 400 gr di riso - 600 gr di piselli sgranati tenerissimi - 50 gr di pancetta - un pugno di prezzemolo - una cipolla - 1,5 litri di brodo di carne - 80 gr di parmigiano grattugiato - 50 gr di burro - 20 gr di olio ex. di oliva - sale e pepe.
- Procedimento: preparate un soffritto con prezzemolo, cipolla, pancetta tagliata a dadini, burro ed olio ex. di oliva - Aggiungete i piselli e salate - Fate insaporire per qualche minuto, bagnate con due mestoli di brodo e lasciate cuocere per 5 minuti - Aggiungete il riso e portate a cottura (15-18 minuti) versandovi un po’ di brodo alla volta - Aggiungete il parmigiano - Fate riposare due minuti - Servite ben caldo.
ESSERE COME L’EBREO ERRANTE - Si dice di una persona che non trova mai pace, sempre in agitazione e in continuo vagabondare. Un’antica leggenda racconta che durante il viaggio verso il Calvario Gesù, carico della croce, si era appoggiato per qualche istante ad una casa situata lungo il percorso in cerca di un attimo di tregua; ma il proprietario della casa si sarebbe rivolto a lui in malo modo dicendogli con disprezzo: «Cammina!». Per questa durezza di cuore l’uomo fu condannato a vagare senza pace sino alla fi ne del mondo, con in tasca solo 5 soldi che non si sarebbero mai esauriti.
Il popolo bue correrà ad acquistare l’ultimo aggeggio “che-fa-tanto-chic”, a costo di rinunciare a mangiare. L’automobile “a rate”, i viaggi “a rate”... e i pasti anche “a rate”. È stato così in passato e sempre sarà così.
Gli italiani, da sempre pendenti dalle labbra della televisione, progrediranno pendendo dalla babele di Internete dalle sempre più numerose bufale che ci propina. Abbandonando la lettura e la rifl essione personale.
Il saggio dice: “La pena che i buoni devono scontare per l’indifferenza alla cosa pubblica è quella di essere governati da uomini malvagi” (Platone).
FENOMENI CELESTI: Mercurio è visibile tutto il mese al tramonto. Venere torna ad essere visibile all’alba a fine mese. Marte è visibile all’alba; a fi ne mese sorge circa due ore prima del Sole. Giove è invisibile. Saturno è visibile nella prima parte della notte ma a fi ne mese tramonta già intorno alle h. 23.00.
MACCHIE SOLARI: periodo relativamente calmo, con manifestazioni a metà mese.
TEMPESTE MAGNETICHE: previste tra metà mese e l’inizio della terza decade.
GIORNATE FAVOREVOLI: ad inizio e fi ne mese; restanti giorni con disagio per soggetti particolarmente sensibili ai campi magnetico-atmosferici.

Calendario

Richiedi subito la tua copia del Calendario

Sono presenti degli errori. Assicurati che i campi siano completi e corretti e reinvia il modulo.
Grazie ! La tua richiesta è stata inoltrata con successo. Ti contatteremo al più presto.