Le parole di oggi

S. Giovanni della Croce sac. dott.

S. Pompeo v.
sabato 14 dicembre 2024
07.42
16.36

In testa oziosa - il diavolo riposa

Giovanni nacque a Fontiveros, vicino Avila, nel 1542, in una famiglia povera di mezzi, ma ricca e prodiga di amore. Mentre seguiva gli studi di medicina, era alla ricerca di una collocazione religiosa, corrispondente alla sua spiritualità e al sentimento mistico. Per pagarsi gli studi fece dei lavoretti: fu apprendista sarto, falegname, intagliatore, pittore e infermiere.

Alla fine, entrò nell’Ordine Carmelitano: era ormai fra Giovanni. Incontrò, presto, santa Teresa d’Avila con cui procedette alla riforma carmelitana. Con questa diedero inizio alla storia dei carmelitani scalzi, cioè “riformati”, dalla vita solitaria, di preghiera e di assistenza spirituale dei più poveri. I due erano osteggiati nella loro opera, tanto che Giovanni fu accusato ingiustamente di essere un ribelle nell’ordine e incarcerato.

Fu per lui la “notte oscura”, in cui però, Dio lo avvolse di luce e di amore. Il suo grido straziato cercava l’amato e si trasformò in appassionate invocazioni poetiche. Uscito da questa esperienza, fu stimato e amato; si diede all’insegnamento della “nuda fede” che non vuole null’altro se non Dio, che aveva maturato durante la prigionia. Alle sofferenze morali si unirono quelle fisiche, che visse col desiderio di diventare simile al Signore Crocifisso e che lo portarono alla morte.

Giovanni, proclamato Dottore della Chiesa, ha lasciato opere di grande valore spirituale, in cui enuncia la dottrina del “nada”, del “nulla”, cioè l’annullamento di se stessi per conoscere l’unica vera realtà: quella di Dio.

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