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Amazzonia: cura del creato, culla della pace

11 aprile 2024
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22 aprile 2024 - In occasione della Giornata mondiale della Terra, l'appello di fr. Paolo, missionario cappuccino da oltre 17 anni nel cuore della foresta amazzonica

Lombardo di nascita, fr. Paolo è missionario cappuccino in Brasile, nella regione dell'Alto Solimões. Grazie alle donazioni che arrivano dalla Fondazione Assisi Missio e dai lettori di Frate Indovino sono attivi progetti di educazione, formazione e agricoltura sociale.

Fr. Paolo Maria Braghini, di origine lombarda, missionario per vocazione, vive in Brasile, nella foresta, da 17 anni. La sua oggi è una testimonianza viva di custodia del creato, di questa terra e di tutte le sue creature.

“Nel territorio della nostra missione, che si estende per centinaia di chilometri lungo il grande fiume, circa il 9o% appartiene al gruppo etnico Tikuna che parla la propria lingua madre. Non essendoci strade, raggiungiamo i 72 villaggi in canoa via fiume. Vista da qui - ci dice - la situazione è decisamente complicata. Non abbiamo più tempo, sentiamo che l'Amazzonia è oggi la nostra Arca di Noè. Per questo per noi cappuccini custodire il creato, averne cura, si traduce anche nel salvaguardare la foresta e le sue culture. E lo facciamo proprio assieme ai popoli della foresta. Cerchiamo di accompagnare ogni persona rispettandone la sensibilità e le tradizioni, annunciando il Vangelo con la vita, custodendo la cultura e lingua dei popoli nativi. Un’azione fondamentale e prioritaria è la formazione dei giovani e dei giovanissimi: senza la scuola, senza cultura, si accelera l’abbandono; così aprire le scuole vuol dire dare un futuro a questi popoli. La scuola è un presidio fondamentale, per superare la caccia e la pesca di frodo, il disboscamento, la marginalizzazione e l’abbandono delle comunità indigene. Stiamo disperdendo un patrimonio di tutti: culture e biodiversità che lasceranno una desertificazione ambientale e morale. Anche nel cuore della foresta cominciano a diffondersi fenomeni come alcolismo e droga, prima mai viste, che assieme all’inquinamento, sono i regali delle grandi città. E comincia persino a scarseggiare il pesce: davvero i cambiamenti climatici incidono in maniera sempre più irreversibile sulle vite di queste persone”.
“La grande forza della nostra parrocchia è proprio la partecipazione in tutte le attività dei Tikuna: abbiamo un consiglio pastorale con più di 40 membri tra donne, uomini e anziani, ognuno dei quali collabora e si fa carico del cammino. Oggi qui abbiamo una chiesa viva, dal volto amazzonico, comunità vive, catechesi con migliaia di bambini in tutti i villaggi, nella loro lingua e nel rispetto della loro cultura.
PARROCCHIA SAN FRANCESCO DI ASSISI (AMAZZONIA):
OLTRE 25.000 INDIGENI, 72 VILLAGGI, 4 ETNIE, 3 FRATI



Il centro della nostra parrocchia è a Benjamin Constant, dove vivo da 17 anni. Prima si navigava tranquilli in canoa, che poi è l’unico mezzo per spostarsi; adesso bisogna coprirsi come nel deserto, lasciando fuori solo gli occhi, perché il sole scotta. La siccità, pur in un ambiente così ricco d’acqua, colpisce soprattutto la vita delle persone: tutto è più lontano. Per trovare acqua, pesce, cibo bisogna camminare o navigare per chilometri. Molte comunità diventano inaccessibili e isolate. E c'è il anche qui il grande problema dell'inquinamento delle città che, attraverso il Rio Grande, porta in foresta cumuli di plastiche e altro, rendendo inquinato il fiume e il suo bacino. Noi missionari cerchiamo di formare persone consapevoli, la grande sfida è lottare contro la globalizzazione che tutto appiattisce e tutto cancella.
Tra le attività che, grazie alle donazioni che riceviamo dalla Fondazione Assisi Missio e dai lettori di Frate Indovino, realizziamo assieme (missionari e indigeni) c'è la costruzione di scuole, e il pagamento degli insegnati, la costruzione di falegnamerie e laboratori artigiani, la promozione di azioni di riforestazione e di agricoltura sociale. Le comunità indigene locali sono pienamente consapevoli della distruzione che stanno subendo, dobbiamo esserlo tutti a tutte le latitudini”.

Il contesto

L'Alto Solimões è una grande regione della foresta amazzonica. L'enorme estensione di foresta pluviale ricca di biodiversità che si stende su un territorio grande quasi 20 volte l’Italia e che si suddivide tra sette stati del Sud-America (Brasile, Bolivia, Colombia, Ecuador, Perù, Venezuela e Guyana). Si sviluppa attorno al grande fiume, il Rio delle Amazzoni, che la solca da ovest ad est per tutta la sua lunghezza, formando il bacino idrografico più grande del mondo, capace di raccogliere un quinto dell’acqua dolce di tutto il pianeta. In questa terra, bellissima e fragile, i Missionari Cappuccini sono presenti da più di cento anni.

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