Oggi si è credibili non soltanto nel curare, come fanno i medici, ma anche nel prendersi cura dell’altro. È una terapia possibile a tutti, se eseguita per compassione. A imitazione del buon Samaritano, essa consiste nel mettersi in viaggio, provare tenerezza, porsi in ascolto, sentirsi già “misericordiati”, offrire fiducia e, soprattutto, nell’osservare ogni volto che sia umano.
Gianluigi Pasquale, frate minore cappuccino, è dottore di ricerca in Teologia e dottore di ricerca in Filosofia. Docente di Teologia da circa venticinque anni in vari atenei, nel 2018 ha conseguito l’abilitazione scientifica nazionale a professore associato di Filosofia morale. Tra le sue aree di interesse, vi è anche l’agiografia cristiana e francescana.