Cari lettori, accettando la sfida di guidare questa testata dalla grande tradizione, ho sentito la necessità di andare a rileggere alcuni libri che hanno formato il mio modo di essere. Tra i testi recuperati c’è Francesco e l’infinitamente piccolo dello scrittore francese Christian Bobin. Tornando di nuovo tra quelle pagine, sono stato catturato da questi pensieri: «La bellezza viene dall’amore. L’amore viene dall’attenzione. L’attenzione semplice rivolta al semplice».
E ancora: «Attenzione totale ad ogni vita. Meraviglia per ogni presenza». E mi sono detto che ogni giorno, risucchiati da tanti impegni e storditi da migliaia di informazioni, non riusciamo più a soffermarci su nulla e trascuriamo i dettagli: quel gesto inaspettatamente gentile, quella parola rara e sensibile, quell’insolito e non scontato disegno sul muro…
Eventi minimi che danno un calore e un colore alle nostre giornate e che, a volte, possono illuminarle come fossero piccoli miracoli. Allora, a partire dal prossimo numero, vi proporrò in queste righe mensili un percorso personale di osservazione minuta della realtà con brevi riflessioni a margine. Nella convinzione che un più attento sguardo ai particolari e alle sfumature dell’esistenza, possano da un lato portarci oltre il vicolo cieco del frastuono quotidiano e dall’altro restituirci il respiro di una dimensione interiore che custodisca la semplice ricchezza del creato.