L'amministratore del nostro condominio (35 condomini) è anche proprietario di un appartamento. Nelle assemblee lui interviene sia come condomino che come amministratore. È lecito/opportuno/consentito che in occasione dell'approvazione del bilancio l’amministratore voti per approvare un documento da lui stesso redatto? Ma soprattutto che, se in possesso di deleghe a lui intestate, il suo voto e le deleghe in suo possesso siano determinanti per l'approvazione del bilancio o di altri punti in esame? Nel caso specifico di approvazione bilancio sono accettabili deleghe a favore dell'amministratore?
Lettera firmata
La legge prescrive una serie di requisiti che l’amministratore deve possedere: 1) godere dei diritti civili; 2) non essere stato condannato per delitti contro la PA, l'amministrazione della giustizia, la fede pubblica, il patrimonio o per ogni altro delitto non colposo per il quale la legge commina la pena della reclusione non inferiore, nel minimo, a 2 anni e, nel massimo, a 5 anni; 3) non essere stato sottoposto a misure di prevenzione (ad es.: l’obbligo di soggiorno) divenute definitive, salvo che non sia intervenuta la riabilitazione; 4) non essere interdetti o inabilitati; 5) non essere stati annotati nell'elenco dei protesti cambiari; 5) possedere il diploma di scuola secondaria di secondo grado; 6) frequentare un corso di formazione iniziale; 7) svolgere attività di formazione periodica in materia di amministrazione condominiale. Nel caso in cui l’assemblea abbia nominato amministratore uno dei condomini dello stabile ci troviamo alla presenza di un “amministratore non professionale” e gli ultimi tre requisiti non sono richiesti.
Solo la perdita dei requisiti (ad eccezione degli ultimi tre) causa l’immediata cessazione dall’incarico di amministratore.