Sono comproprietario di un appartamento in un condominio il cui regolamento risale ad una cinquantina di anni fa. Poiché ritengo che tale strumento debba essere aggiornato in conformità alle Leggi vigenti, ho chiesto più volte all'amministratore di convocare un’assemblea condominiale. L'amministratore ha si messo all'ordine del giorno quanto richiesto, con la precisazione però che l’argomento sarebbe stato trattato solo se presenti tutti i condomini e con la totalità delle quote millesimali. Ciò è impossibile ottenere visto che alcuni condomini risiedono all'estero ed altri non ritengono necessaria la modifica. Non è sufficiente la maggioranza dei condomini e delle quote millesimali o quanto meno dei due terzi della proprietà? Tengo a precisare che la modifica non intacca le quote di ciascun appartamento.
Lettera firmata
La disciplina per procedere alla modifica del regolamento condominiale è differente a seconda che si tratti di un regolamento ordinario o contrattuale. In caso di regolamento ordinario la legge dispone che ciascun condomino può assumere l’iniziativa per la revisione del regolamento.
In questo caso la parola passerà all’assemblea condominiale che potrà deliberare la modifica con la stessa maggioranza prevista per l’approvazione del regolamento, ovverosia la maggioranza dei presenti all’assemblea che rappresenta almeno la metà del valore dell’edificio. Nel caso invece di regolamento contrattuale sarà sempre necessaria l’unanimità dei condomini.
per cambiare un vecchio regolamento?
