"In un paese del Sud una donna apostrofa con violenza
il marito dicendogli che è un cretino, il più
grande cretino che abbia mai incontrato: «Sei talmente
cretino che se si facesse una gara per soli
cretini tu al massimo arriveresti secondo». «E
perché secondo?», chiede l’uomo. La risposta è
immediata: «Perché sei cretino».".
C’era una volta, in una regione della Cina, un portatore
d’acqua che si guadagnava da vivere trasportando il
prezioso elemento dalla lontana sorgente al villaggio.
Due volte al giorno portava il suo carico in due grandi
vasi appesi alle estremità di un’asta di legno poggiata
trasversalmente sulle sue spalle. Il vaso che gli pendeva
sulla sinistra era intatto e arrivava sempre pieno al
villaggio, mentre quello di destra aveva una piccola incrinatura
e perdeva un po’ di acqua. Purtroppo l’uomo
non aveva di che comperarsi un vaso nuovo, così la
faccenda andò avanti per anni. Un giorno, però, il vaso
incrinato prese la parola e disse al portatore: «Sono
davvero mortificato, credimi. Perdo l’acqua che dovrei
conservare. Ti chiedo perdono. Mi vergogno della
mia imperfezione». Il portatore guardò il recipiente,
lo accarezzò amabilmente e gli rispose: «Al nostro
prossimo viaggio, lungo il tragitto, guarda dalla tua
parte della strada». «E cosa vedrò...», chiese il vaso.
«Vedrai che meravigliosa scia di fiori sono nati lungo la
via, grazie all’acqua che non sei riuscito a trattenere a
causa della tua imperfezione».
(Da un’antica leggenda cinese)