La terra è quello che rimane quando tutto cambia, come una madre sulla quale si può sempre fare affidamento.
La terra è la Terra, questo nostro bellissimo pianeta che, come mi ha raccontato l’astronauta Luca Parmitano, dall’alto non ha confini tra i paesi ed è meravigliosamente una.
Ho vissuto la terra della Maremma durante l’infanzia con i miei nonni. Dei miei ricordi di bambina rimangono intatti i profumi, ma anche gli odori forti della campagna e i sapori intensi della frutta appena colta dagli alberi.
Tanti sono gli agricoltori che ho intervistato negli anni con Linea Verde, ma uno non lo dimenticherò mai: Aleksej. Lo raggiungo a pochi chilometri da Trieste su una collina in periferia da dove si ammira il mare. Il cancello è aperto e sulla destra c’è una casa grande, dall’aspetto modesto, affacciata su un campo scosceso ricoperto di un radicchio tenero dal colore verde chiaro. Lui è un omone con i capelli bianchi e gli occhi cerulei. Nato sloveno, poi diventato italiano, poi di nuovo sloveno e ora… eccolo qua. La cosa incredibile è che lui non si è mai spostato da questa terra dove coltiva radicchio. Sono i confini che si sono spostati (sotto i suoi piedi) mentre la storia faceva il suo corso. Lui, come tutti i contadini della zona, ha attraversato inverni e primavere affrontando siccità ed intemperie che non conoscono bandiere e barriere e qualche anno fa ha creato, con altri uomini e donne che coltivano quella terra, l’associazione Alleanza Contadina, perché la natura non conosce le leggi dell’uomo, è l’uomo, al contrario, che deve regolarsi in base ai suoi ritmi.
Quando chiedo ad Aleksej cosa pensa dei problemi legati all’ambiente mi risponde senza esitazione che chi conosce la terra e non la guarda come qualcosa da cui trarre il massimo del profitto, ma come una madre che genera vita, sa cosa fare. Non è semplice perché serve amore e l’amore è uno dei sentimenti più complessi, controversi e difficili da gestire.
Mi volto a guardare il mare che con il sole ha mille riflessi argentati. Già grata per questo incontro, Aleksej mi prende una mano e mi consegna un piccolo sacchetto. Sono semi. Vuole che li pianti per portare con me un po’ della sua storia. Accolgo il suo dono con piacere e riconoscenza. E in quei pochi grammi sento tutto il peso della responsabilità di chi ha veramente a cuore questa creatura generosa e accogliente…
Laudato si', mi' Signore,
per sora nostra matre Terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi
con coloriti flori et herba.
Chiara Giallonardo Linea Verde (Rai Uno)