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Il respiro del cielo

22 novembre 2021
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Vento di bora oggi, freddo e pungente, ma con un cielo incredibilmente terso.

Sarà
una magnifica giornata di volo. Così penso mentre apro l’hangar per tirare fuori l’aereo. Nel prepararmi, dico a me stessa che in fondo il vento sembra proprio come le avversità della vita… arrivano all’improvviso e ti sconvolgono, a volte ti mettono a terra e sembrano non volerti dare scampo, ma poi capisci che è solo questione di come le affronti, a pelle nuda o ben coperto, e tutto può diventare superabile. E che spesso siamo così focalizzati sulle nostre difficoltà e sulle nostre vite, da non accorgerci di quanta bellezza sia sempre vicino, davanti e intorno a noi giorno dopo giorno… come il cielo, le nuvole, l’aria che respiriamo. Continuo a ragionare e nel frattempo l’ultimo allievo della giornata è arrivato e andiamo in volo!
La bora ha lentamente lasciato spazio a un cielo limpido e tranquillo. Manca poco e potrò godere di uno di quei tramonti che tolgono il fiato. Già, proprio il tramonto è la cosa più “scontata” delle nostre giornate. La fisica ci insegna che la terra gira intorno al sole e che per noi si alterneranno sempre albe e tramonti. Vero, e da astrofisica lo so bene, ma una cosa è sapere che ci saranno e una cosa è aprire i nostri occhi e il nostro cuore per sorprenderci davanti a tanta meraviglia.

Sì, credo
davvero che noi piloti abbiamo avuto un dono incredibile, quello di poter apprezzare cose straordinarie, troppe volte considerate naturali e quindi “banali”, che viste dall’alto sono più uniche che rare.

Eccomi
in volo. Che splendida serata! Il cielo si sta colorando di rosso fuoco, sembra voler salutare il sole e preparare l’atmosfera alla grandissima luna. Assistere a tutta questa bellezza mi riempie di gioia, una sensazione che si ripresenta ogni volta che capisco quale immenso miracolo si sta svolgendo davanti ai miei occhi.  
Tutto ciò non può essere un caso, un evento fortuito, uno scherzo dell’universo. No, non ci credo! Non posso quindi che continuare a ringraziare l’artefice di tutta questa bellezza per avermi dato la possibilità di vederla e di goderne. Ringraziarlo per darci la possibilità, ogni giorno, di alzare gli occhi al cielo e respirare quella stessa natura meravigliosa che san Francesco con semplice maestria così descrive nel Cantico delle creature:

Laudatu si’, mi’ Signore,
per frate Vento
e per aere e nubilo
e sereno et onne tempo,
per lo quale a le
Tue creature
dài sustentamento.


Donatella Ricci
astrofisica e pilota/istruttore
(ha stabilito il record mondiale di quota in autogiro)
Dal mensile Frate Indovino - maggio 2021

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