Il nome dei mesi: come nascono, cosa significano, qual è il modo di elencarli.
I nomi di questi sei mesi (prima del cambiamento dei nomi di luglio e agosto) dipendono dalla loro posizione originaria nel calendario romuleo, nel quale, mancando gennaio e febbraio, in quanto mesi di inattività agricola, i mesi erano dieci. Fu Numa Pompilio a completare il ciclo annuale inserendo quei primi due mesi. Peraltro marzo col Medioevo acquisì altri titoli per puntare al primato: è il mese dell’equinozio di primavera (punto di partenza del calendario astronomico); è il mese del rinascere della natura dopo il letargo invernale; è il mese dell’Incarnazione di Cristo; è il mese del primo segno dello Zodiaco, l’Ariete. E in molti luoghi l’anno iniziava davvero con marzo.
Rispetto ai mesi romani, è diversa la maniera medievale di nominarli. Nel latino classico il mese è un aggettivo che fa da attributo alla parola che precede: mensis ianuarius, mense ianuario, pridie kalendas ianuarias. Nel latino medievale, invece, il mese è un sostantivo, e va al genitivo dopo il primo sostantivo: mense ianuarii, die primo ianuarii, pridie kalendas ianuarii. La stessa maniera che usiamo noi.