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Croce Rossa Italiana

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Due automezzi per i disabili

Messi a disposizione grazie alla solidarietà attiva dei lettori di Frate Indovino


Sbocciano di continuo nuove gemme sul già frondoso albero della carità piantato da Frate Indovino, albero che grazie al sostegno dei benefattori, continua a crescere ed a svettare verso cime più alte. Buon segno. Anche in tempi non facili, anzi di
difficoltà e di crisi, resta vivo nella nostra gente il senso di umanità e di vicinanza ai più sfortunati. E questa cronaca sta a dimostrarlo con i fatti, che valgono più di ogni parola. Nel giugno di quest’anno, l’operosa carovana della bontà si è allungata e può disporre di due automezzi speciali, in grado di trasportare un disabile sulla sua carrozzina e quattro volontari. Questa dotazione consente interventi più rapidi, all’insegna della flessibilità, in un territorio con molte strade tra borghi medievali, dove non è sempre facile muoversi con automezzi più voluminosi.


Ma andiamo con ordine, nel racconto di questa bella collana di opere di sollievo, alle molte fatiche e disagi del vivere, soprattutto nelle famiglie colpite. Nel giugno del 2010, come molti lettori del nostro mensile “Frate Indovino” ricorderanno, è stato inaugurato il “Rifugio Francescano”, casa di accoglienza per familiari in disagio economico di lungodegenti o malati terminali ricoverati dentro strutture pubbliche della sanità perugina. Quella che una volta era la palazzina della sede della
Casa Editrice Frate Indovino è stata completamente ammodernata e trasformata in “albergo”, con 12 camere dotate ciascuna di bagno privato e tutti i comfort, così da accogliere, gratuitamente, chi attraversa momenti difficili e non può permettersi un alloggio. Per garantire un servizio trasparente e corretto, si è agito in perfetta ed efficace intesa sia con la direzione del Polo ospedaliero regionale, sia con la Croce Rossa Italiana, tramite il suo Commissario regionale, il dr. Paolo Scura. In questi anni di stretta collaborazione, sono emerse la necessità e l’urgenza di dotare, con mezzi particolarmente adatti, i volontari di Croce Rossa che, ogni giorno, soltanto in Perugia e Comuni limitrofi, offrono assistenza a 60 disabili, trasportandoli con mezzi idonei ad accogliere anche le loro carrozzine. Il problema che si presentava ai volontari era quello di poter raggiungere i disabili all’interno delle viuzze dei centri storici dei piccoli paesi, dove i furgoni attrezzati non riescono a passare. E qui ha avuto inizio una di quelle avventure straordinarie che illuminano, nonostante il percorso dei giorni, anche fra le difficoltà che tutti conosciamo e sperimentiamo. Il cuore dell’uomo sa andare oltre l’ostacolo, l’amore riesce in imprese veramente esemplari. Grazie a Sorella Monica Dialuce, Segretaria nazionale delle Infermiere Volontarie di C.R.I., siamo stati messi in contatto con un dirigente di Renault Italia, il dr. Marco Leonardi di Focaccia Group. Questi ha subito compreso che desideravamo raggiungere, grazie alla loro collaborazione, un buon risultato, ma non avremmo mai potuto distogliere risorse economiche rilevanti dal cantiere sempre attivo delle numerose opere sociali di Frate Indovino. Il dr. Leonardi, con molta sensibilità e altrettanta lungimiranza sociale, ha messo a disposizione di “Frate Indovino” due Renault Kangoo 1.5 diesel ad un prezzo assolutamente di favore. Infatti l’Azienda Focaccia Group, è specializzata in allestimenti per automezzi in dotazione alle forze di Polizia e veicoli speciali compresi i veicoli per il trasporto delle persone in carrozzina. Focaccia Group ha provveduto a dotare i due automezzi di particolari accorgimenti, così da poter accogliere a bordo, contemporaneamente, una carrozzina con disabile e quattro volontari.

Lunedì 18 giugno, a Cervia (RA), nella sede dell’Allestitore, è avvenuto il ritiro dei due automezzi, con un rapido corso di formazione per gli operatori di Croce Rossa Italiana. La genialità nel trovare soluzioni adatte agli specifici problemi che si presentano nel riadattare un automezzo ad una operatività così particolare ha fatto scoprire tutto un mondo insospettato. Qui siamo nell’evoluzione tecnologica continua, con programmi informatici di altissimo livello, attrezzature specifiche che vengono utilizzate anche in Formula 1 dai più blasonati team­racing, ambienti di lavoro che somigliano più a sale operatorie che ad officine meccaniche. Riccardo Focaccia, il giovanissimo titolare dell’Azienda di famiglia, ha spiegato che la tecnologia espressa dalla sua officina consente all’Italia di primeggiare anche nei confronti della concorrenza estera, al punto tale che l’ipertecnologico Giappone guarda con estremo
interesse ai sollevatori per carrozzine concepiti e prodotti nella sua Azienda. Tutte le innovazioni meccaniche d’avanguardia nascono da situazioni di emergenza. Illuminante l’apporto mirato, fornito all’ingegnere di una notissima Casa Automobilistica italiana, rimasto disabile a seguito di un incidente e che ha vissuto sulla sua pelle cosa significa rimanere immobilizzati. Ha impressionato constatare anche l’età media degli impiegati a vario titolo: su 60 assunti la media è di 43 anni. Evidentemente, gente giovane con tanta voglia di fare in termini di alta professionalità e, soprattutto, di crescere in quella Emilia Romagna che non si arrende neppure al terremoto e anzi dà al mondo una lezione di dignità e compostezza. A tutti costoro, anche per aver compreso e condiviso le priorità di Frate Indovino e dei suoi lettori, il nostro più sentito e riconoscente “grazie” per l’impegno lavorativo e le vantaggiose condizioni economiche praticate.

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