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CALENDARIO 2018

Arriva il nipotino

Nonni e Nipoti

"- Si ama anche quando si dice di no!".

Ecco, finalmente, il giorno tanto atteso. Prime avvisaglie per la mamma, la corsa alla clinica, un po’ di inevitabile agitazione, e tanta gioia! Gioia grande per tutti, ma soprattutto per i nonni, che sono doppiamente felici: prima per l’esultanza della loro fi glia e del suo sposo, che sono diventati papà e mamma; poi per loro stessi, che sono diventati nonni. Una gioia contenuta per un po’ di apprensione legata a quel pizzico di imponderabile che rimane al fondo di ogni vicenda umana, ma che svanisce quando la porta della sala-parto si spalanca, e un bel bambino emerge dal mistero della vita. “Come sta la mamma?”, è la prima domanda che sorge, seguita da un bell’applauso che si leva tra qualche lacrima di felicità. La “nuova” mamma sta bene, ed è molto fiduciosa. Qualche giorno prima del lieto evento i suoi genitori, nonni del bambino, le hanno detto: “Se vuoi… se volete, nei limiti delle nostre possibilità, potete contare su di noi”. È stata proprio una provvidenza giunta al momento opportuno, ed anche molto gradita, perché la neomamma sa molto bene che i suoi genitori non sono persone propense a interferire nelle cose di famiglia, né a ingerirsi nelle scelte educative o nelle loro abitudini di vita, ma sanno stare al loro posto ed offrire una collaborazione discreta e rispettosa… nonostante anche loro abbiano percepito quella fiammata di “senso di appartenenza” e di “istinto di protezione” che li ha investiti nel momento in cui hanno sollevato per la prima volta il loro nipotino sulle braccia. Avanti, allora, in questa nuova fantastica avventura che rinnova, in modo dolcissimo, il mistero dell’amore.

- Si ama anche quando si dice di no!
La vecchiaia non vuole gioco, ma pane, vino e fuoco.
LAVORI DEL MESE. Mettete a dimora piante ornamentali, arbusti da giardino e alberi da frutto. Tenete sotto controllo i prodotti conservati in dispensa o in magazzino. Sistemate i nuovi impianti. Non dimenticate le piante da appartamento che stanno per concludere lo svernamento.
ORTO. Preparate il terreno per le prime semine. Rincalzate fave, piselli, aglio e cipolle seminate nell’autunno precedente. Semine in ambiente protetto: lattughe, radicchi, indivie, cicorie; melanzane, peperoni, pomodori; basilico ed erbe aromatiche, sedano, prezzemolo, bieta da taglio, cavoli estivi. Semine in terreno aperto: cicorie da taglio, bieta da orto, aglio, cipolle, carote; fave, piselli, agretti, asparagi, spinaci. Fate attenzione ai ritorni di freddo.
GIARDINO. Potate rose e arbusti da giardino. Interrate i bulbi a fi oritura primaverile o estiva. Rinnovate i gerani tagliandoli a 10 cm dal colletto. Preparate le pupe per gli innesti. Concimate e rinfoltite il terreno erboso.
VIGNA E CANTINA. Rinnovate (o riparate) gli impianti di sostegno. Concimate la vigna e con prudenza iniziate la potatura. Controllate i recipienti vinari, rimboccandoli se necessario. Organizzatevi per il secondo travaso del vino nuovo. Giorni utili per i travasi: dal 1° al 15 Febbraio.
OLTRE LE NUVOLE. I padri dell’Astronomia - Ipparco di Nicea (II sec. a.C.) è stato uno tra i più grandi astronomi dell’antica Grecia. Nacque a Nicea ma probabilmente trascorse gran parte della vita a Rodi dove compì le sue osservazioni astronomiche. Sviluppò modelli per spiegare il moto del Sole e fu il primo a valutare la distanza tra la Terra e la Luna. Sviluppò un metodo per la previsione delle eclissi, scoprì la precessione degli equinozi, compilò un celebre catalogo stellare e, probabilmente, inventò l’astrolabio. È anche considerato il fondatore della trigonometria.
POSIZIONI PLANETARIE. Il giorno 11 Venere entrerà in Pesci. Il 17 Mercurio sarà alla congiunzione superiore e passerà in Pesci il 18, lo stesso giorno in cui il Sole passerà in Pesci. Marte resta in Sagittario, Giove in Scorpione, Saturno in Capricorno, Urano in Ariete, Nettuno in Pesci.
ANTICAMENTE. Già gli antichi Romani consumavano delle pietanze a base di pasta fresca dalla forma larga e sottile disposta a strati cosparsi di sugo, tipo lasagne, e poi cotte al forno. Furono gli Arabi, invece, a elaborare delle paste di forma stretta e allungata, essiccate per motivi di conservazione, che poi venivano fatte rinvenire in acqua bollente. La pasta fresca, quella prodotta in casa per la famiglia, conosce un grande sviluppo durante il Medioevo e il Rinascimento che vede il moltiplicarsi delle paste ripiene cui era già destinato un successo planetario!
Nel mondo c’è un ordine naturale di farmacie, poiché tutti i prati e i pascoli, tutte le montagne e colline sono farmacie. Paracelso
ASPARAGO SELVATICO. Chi non lo conosce?! In cucina si usano i giovani germogli chiamati turioni; in erboristeria, per uso farmacologico, vengono sfruttati i rizomi e la radice. Le punte degli asparagi sono molto ricche di potassio e vitamine A, B e B2 ed esercitano proprietà dimagranti e diuretiche. Dopo il loro consumo alimentare, nell’organismo si forma una sostanza, il metilcaptano, che viene eliminata attraverso le urine cui conferisce un caratteristico odore penetrante e sgradevole. In erboristeria vengono consigliati per la cura di patologie reumatiche e problemi urinari. Dal nostro volume: “Curarsi a Tavola – Ricette facili con erbe offi cinali”.
Dal ginecologo: “Signora, le do una bella notizia...”. “Signorina, prego!”. “Mi scusi... Allora, signorina, devo darle una brutta notizia”.
Il medico a sua fi glia: “Hai detto a quel bellimbusto che non lo ritengo adatto a diventare mio genero?”. “Sì, papà, ma lui mi ha risposto che non è la prima volta che tu sbagli la diagnosi”.
In un’aia di contadini s’incontrano un cane e un’oca. Dice il cane: “Senti che freddo, ho la pelle d’oca!”. “Hai ragione”, risponde l’oca, “fa un freddo cane!”.
IL CUCCIOLO DI LEOPARDO. Una volta un elefante calpestò per caso un cucciolo di leopardo che si era sperduto nella savana. Ben presto la notizia si sparse tra gli altri animali e arrivò anche alle orecchie della famiglia leopardesca. “Abbiamo trovato il vostro piccolo morto schiacciato nell’erba alta”. Il leopardo ruggì di collera: “Chi è stato? Ditemi chi è stato e lo distruggerò”. “Sembra sia stato l’elefante… Sì, l’elefante… Non può essere stato che l’elefante!”. “Ah, l’elefante?...”. “Certo. È stato l’elefante”. Il leopardo pensò per alcuni istanti, poi riprese: “Ma no, non può essere stato l’elefante… Lo so io chi è stato, sono state le zebre… Le zebre oppure le gazzelle. Ma ora vedrete come mi vendicherò”. E la vendetta del leopardo si abbatté su chi aveva la “colpa” di non potersi difendere.
Credo nel sole, anche quando non splende. Credo nell’amore, anche quando non lo sento. Credo in Dio anche quando lui tace.
Vicino a chi si dà tante arie, si respira una cattiva aria.
La storia è maestra della vita, ma non per chi pensa che andare indietro nel tempo signifi ca “regredire”.
Per chi non vuol capire, proprio non c’è che dire.
La coscienza non è una frusta per sferzare i propri vicini, ma per fustigare anzitutto noi stessi.
Beata quella vecchiaia che ti fa vedere le cose sotto una luce nuova.
Sembra che la televisione abbia smarrito il senso del buon gusto, o se ne ha ancora un pizzico, lo esterna tutto nei momenti di non ascolto.
Essere sé stessi è un bene, è pure consigliato dagli psicologi, ma talvolta potrebbe risultare piuttosto imbarazzante.
Non fate troppo per i vostri fi gli, altrimenti loro non faranno abbastanza per sé stessi, e niente per voi.
Tragico “gioco” la guerra, dove tutti sperano di non morire, ma tutti s’industriano per far morire.
SALSA ROSSA. - Ingredienti: pomodoro - ricotta - olio extrv. di oliva - cipolla - porro - senape - basilico - origano - sale -
- Procedimento: fate cuocere per 5 minuti, 5 pomodori non molto maturi a pezzettoni in poco olio e poi passateli al setaccio - unite una cipolla e un porro tritati, un cucchiaio di olio, uno di senape, basilico, origano, 40 gr di ricotta, sale e pepe - mescolate a lungo sino ad ottenere una salsa rossastra di giusta consistenza. - Ottima per carni bianche e pesce lessato.
SENTIRSI FISCHIARE LE ORECCHIE. Secondo una convinzione popolare molto diffusa, quando qualcuno parla di una persona assente, quest’ultima si sente fi schiare le orecchie. È questa una persuasione molto antica, che s ritrova anche in epoca romana, nella Storia Naturale di Plinio il Vecchio. Addirittura si può sapere, secondo gli “esperti”, se si parla bene o male a seconda dell’orecchio che si sente fi schiare. Se è il sinistro, si parla bene, se il destro, si parla male (per i Romani, era – invece – il contrario). Se poi si vuol conoscere chi sta parlando di noi, basta numerare le lettere dell’alfabeto e scegliere a caso un numero compreso tra quelli corrispondenti alle lettere: la lettera indicata darebbe, sempre secondo gli “esperti”, l’iniziale del nome che vogliamo conoscere.
FENOMENI CELESTI: Mercurio torna visibile al tramonto nell’ultima parte del mese, Venere è visibile al tramonto sempre meglio a mano a mano che il mese procede. Marte è visibile nella parte terminale della notte. Giove lo precede sorgendo prima, ma sempre nella seconda parte della notte. Saturno dall’alba anticipa sempre più la sua levata.
MACCHIE SOLARI: visibili quelle dello scorso mese alle quali si prevede aggiungersene delle altre all’inizio della seconda decade.
TEMPESTE MAGNETICHE: alla fine del mese, con insonnie ed emicranie per soggetti particolarmente predisposti.
GIORNATE FAVOREVOLI: a inizio mese permane una congiuntura favorevole alla concentrazione.
I NONNI PREVEDONO: Non si creda che la fortuna è cieca soltanto perché sembra favorire gli altri.
IL SAGGIO DICE: Faber est suae quisque fortunae: Ciascuno è artefi ce della propria sorte. Appio Claudio Cieco
Gli sciocchi aspettano il giorno fortunato. Ma ogni giorno è fortunato per chi sa darsi da fare Buddha
Non c’è nessuno che meriti la tua invidia (Joan Fuster).
Imparerai più cose dalla natura che dai libri (San Bernardo).
C’è uno spettacolo più grandioso del mare, ed è il cielo; c’è uno spettacolo che è più grandioso del cielo, ed è l’interno di un’anima (Victor Hugo).
Un uomo che si accontenta è un uomo felice (Tiziano Terzani).
PROVERBI DAL MONDO: La fortuna non dona mai, presta soltanto (Proverbio svedese).

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