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CALENDARIO 2017

L’Arrotino

Lo spazzacamino

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«Arrotino, arrotino donneee…!». Con questo richiamo, o qualcosa di simile, che risuonava nelle viuzze dei piccoli borghi di campagna, o in vicinanza di abitazioni rurali, l’arrotino si annunciava creando un po’ di scompiglio nelle case ed un accorrere frettoloso di donne attorno alla sua bicicletta. Lui scendeva con calma, con gesti misurati e sicuri metteva in funzione i suoi attrezzi, e tra una facezia, una battuta e un frizzo, cominciava ad arrotare forbici di tutte le grandezze e coltelli di tutti i tipi. Il suo era un mestiere ambulante, spesso tramandato di padre in figlio. Talvolta era un secondo lavoro esercitato nei mesi invernali, per integrare lo scarso bilancio familiare. Quasi sempre veniva da zone tra le più povere e disagiate. In tempi meno vicini a noi giungeva a dorso di mulo trascinando il suo carretto con la mola e tutti gli arnesi del mestiere. In tempi più recenti arrivava in bicicletta, o meglio su una specie di “biciclo-carretta”, un “ibrido”, che associava alla bicicletta per spostarsi, la mola per arrotare. Quando si fermava rovesciava il carretto dotato di una grossa ruota di legno cerchiata in ferro, agganciava qualche cinghia che metteva in moto la ruota, versava un po’ d’acqua in un secchiello che sgocciolava sopra la mola e cominciava ad affilare le lame, girando la mola a forza di gambe. Con lo scorrere dei tempi, la bicicletta è divenuta un motorino e questo un furgone più o meno arrugginito… Di solito mangiava “all’asciutto” con qualcosa portato da casa. Raramente accettava un piatto caldo. Quando si faceva sera, cercava un posto per dormire, gli bastava un fienile, o una stalla. La mattina si alzava all’alba, si lavava alla fonte pubblica o al ruscello e partiva senza disturbare. Se gli era ancora rimasto del lavoro da fare, si rimetteva alla mola, completava il lavoro, riscuoteva quanto gli era dovuto riponendolo in una cassetta, salutava e… via, verso il nulla, da dove era venuto. Rimaneva solo l’eco della sua voce: «Arrotino, arrotino donneee…! Donne belle… arrotinooo!».

La riuscita dei tuoi progetti è assicurata dalla ponderatezza con cui ti appresti a realizzarli (Baltasar Gracián y Morales).
LAVORI DEL MESE. Continuate la preparazione dei terreni per le nuove coltivazioni. Completate d’impiantare viti e altri alberi da frutto e da giardino. Terminate anche la potatura prima che comincino ad aprirsi le nuove gemme. Eseguite gli innesti allo schiudersi della pianta madre. Fate i trattamenti pre e post floreali alle piante da frutto.
ORTO. Semine in ambiente protetto: fagiolini nani precoci; cetrioli, rucola, zucchine, cocomeri e meloni; melanzane, peperoni e pomodori; lattughe, sedano, basilico, prezzemolo. Semine in terreno aperto: aglio, cipolle, porri e scalogni; carote, bieta, spinaci, cavoli estivi, agretti, asparagi; lattughe, indivie, ravanelli, fragole. Scarducciate i carciofi e con i polloni fate i nuovi impianti. Terminate di fare gli innesti. Date terra alle asparagiaie e altre colture avviate. Cominciate a seminare le patate.
GIARDINO. Fate talee di rose, fucsie ed altri arbusti. Seminate all’aperto campanelle, zinnie, bocche di leone, salvia splendens, petunie. Iniziate ad aprire le protezioni alle piante in vaso da portare all’aperto. Cominciate i nuovi sfalci al prato.
VIGNA E CANTINA. Concludete la potatura delle viti e fate gli innesti. Provvedete al secondo travaso del vino nuovo facendo in modo di colmare bene i recipienti vinari. Giorni utili per i travasi: dal 12 al 28 Marzo.
LAVORI DEL MESE Finite di mettere a dimora viti, olivi e alberi da frutto. Concludete anche la potatura di viti ed alberi da frutto, prima che si schiudano le nuove gemme. Preparate i terreni per le nuove coltivazioni, arando e concimando. Eseguite i trattamenti pre e post floreali. Fate gli innesti alla schiusa delle gemme della pianta da innestare.
OLTRE LE NUVOLE. Saturno, con un diametro pari a circa l’80% di quello di Giove, è il secondo gigante gassoso del Sistema Solare. La sua atmosfera risulta composta per buona parte da elio e idrogeno. Poiché rimane facilmente visibile anche a occhio nudo, è stato osservato dall’uomo sin dall’antichità. Solo con l’introduzione del telescopio, però, si sono potuti apprezzare i suoi meravigliosi anelli. Questi sono composti da milioni di piccoli oggetti di grandezza variabile. Per molto tempo, oltre agli anelli, si sono viste solo le nubi bruno-grigiastre della sua superficie, ma un’altra grande rivelazione arrivò nel 1876 con la prima osservazione di una “macchia bianca” generata da fenomeni atmosferici molto vivaci. Grazie ai successivi invii di sonde spaziali si scoprirono parecchie caratteristiche in più. Oggi sappiamo che Saturno è un pianeta attivo come Marte, soggetto agli stessi fenomeni atmosferici, e che c’è solo un velo di nubi a celare queste meraviglie.
POSIZIONI PLANETARIE. Il giorno 10 Marte entra in Toro, il 13 Mercurio entra in Ariete e il 31 passa in Toro. Il giorno 20 alle ore 11:28 il Sole, entrando in Ariete, dà inizio alla Primavera. Gli altri Pianeti permangono nelle posizioni del mese precedente: Venere in Ariete, Giove in Bilancia, Saturno in Sagittario, Urano in Ariete e Nettuno in Pesci.
Dal libro “Come fare se …”. - PULIZIE DI PASQUA. I lavori di casa annuali, le cosiddette “pulizie di Pasqua”, sono impegnativi ma se ci si organizza si possono risparmiare diverse fatiche. Partite sempre dall’alto scendendo pian piano verso le parti più basse. Quindi soffitto e lampadari per primi, pavimento e tappeti per ultimi. Approfittate per pulire il pavimento e le zone dietro agli elettrodomestici ingombranti come frigorifero, lavatrice e lavastoviglie. Effettuate anche la pulizia profonda del frigo con sbrinamento del congelatore. Approfittate delle pulizie per fare una cernita degli oggetti. Liberarsi delle cose inutilizzate aiuterà a tenere in ordine la casa. Se sono ancora utili e in buono stato fatene magari dono a qualcuno che ne ha bisogno. Controllate la scadenza dei cibi in dispensa e l’armadietto dei medicinali per eliminare i farmaci scaduti. Non solo per le pulizie di fondo, ma anche per quelle quotidiane, munitevi di un secchiello di plastica in cui tenere il minimo indispensabile per l’igiene di camere, bagni e arredi: sarà molto comodo portarsi dietro l’occorrente invece di fare avanti e indietro dal ripostiglio dei detersivi.
Il paziente: «Dottore, dottore... dove guardo vedo solo tante farfalle… Cosa mi consiglia? ». E il dottore: «Di uscire di casa con un retino!». Lo “sfarfallio” agli occhi può essere il sintomo di un problema. È necessario distinguere se esso si percepisce ad occhi aperti oppure chiusi. In quest’ultimo caso, i disturbi visivi di solito vengono generati dal cervello, ed è indicativa la concomitanza con emicranie e cefalee. Ma alcune indagini sono necessarie (una visita oculistica e soprattutto una valutazione neurologica) per escludere altre possibilità. Ad occhi aperti, invece si deve capire se si visualizzano puntini o filamenti in movimento, visibili nel proprio campo visivo e particolarmente evidenti quando si fissa uno sfondo chiaro e luminoso, come lo schermo bianco di un computer o una parete molto chiara. Queste formazioni (il cui nome scientifico è miodesopsie) sono addensamenti o accumuli gelatinosi causati dalla perdita di acqua a livello del corpo vitreo, cioè una sorta di gel trasparente che riempie la parte interna dell’occhio. Di per sé le miodesopsie non destano particolari problemi (indicano una carenza d’acqua dell’organismo), a meno che non si manifestino assieme a lampi o sfarfallii luminosi: in questo caso è probabile che aderenze con la retina provochino delle trazioni con il rischio di lacerazioni circoscritte o distacchi della stessa retina. Informate subito il vostro oculista!
“Il lavoro umano non solo aiuta l’uomo a crescere materialmente, ma lo fa crescere anche interiormente: l’uomo infatti vale più per quello che è che per quello che ha” (G. et spes, 35).
Titolo di giornale su cui riflettere: «Andare tre ore a cavallo non provoca mal di testa, anzi tutto l’opposto».
Una strana moda tutta italiana: non ci si oppone ai governi, ma ci si rassegna ad essi.
Non c’è nulla di più deprimente di un medico che ti dice: «Si faccia coraggio!».
Consigli al femminile: l’amore è cieco, ma il matrimonio riesce ad aprirvi gli occhi.
Un classico rivisitato in chiave moderna… “Nel mezzo del cammin di nostra vita...mi accorsi che la voglia di studiare era finita!!”.
FRITTATA ALLA CAPPUCCINA - Ingredienti: mozzarella - olio extrv. di oliva - maggiorana – basilico - sale e pepe – uova
- Procedimento: tagliate a dadini 200 gr di mozzarella e fatela soffriggere per qualche minuto con qualche foglia di basilico e maggiorana - unitevi sei uova strapazzate, aggiustate di sale e pepe e, sempre mescolando, fate cuocere per 4-5 minuti - servite ben calda.
Finalmente cesserà l’andazzo di farsi strada con le idee degli altri da parte di chi, con il proprio cervello, non ha assolutamente nulla da dire.
Nessuno che amò solo sé stesso trovò posto nel cuore della gente, né mai lo troverà.
La giusta idea di democrazia si avrà quando non si vorrà essere schiavi, ma neanche si ambirà ad essere padroni.
Il saggio dice: Il saggio dice: Il tempo può risolvere molti problemi. Ma quelli che il tempo non risolve, dobbiamo risolverli da soli (Haruki Murakami).
Dai molto poco, quando dai le tue cose. Quando attingi a te stesso, allora sì che dai! (Kahlil Gibran).
LE FORBICI. Per le persone mancine l’uso delle normali forbici costituisce un problema, perché lo strumento è asimmetrico; e se anche l’impugnatura di questo versatile strumento, descritto per la prima volta da Isidoro di Siviglia nel VII secolo d.C., fosse giusta, rimarrebbe il problema delle lame. Rovesciando lo strumento, infatti, la lama inferiore coprirebbe la linea di taglio. Usato normalmente, le lame taglierebbero all’esterno delle forbici e il punto-forza delle dita durante il taglio tenderebbe ad allontanare le due lame anziché stringerle. Per questo ci sono in vendita forbici specifiche per i mancini.
FENOMENI CELESTI: Mercurio ricompare al tramonto, visibile soprattutto nell’ultima parte del mese, Venere si riaccosta al Sole ed è visibile solo nelle prime due decadi del mese; Marte è visibile fi no ad alcune ore dopo il tramonto del Sole, così come Giove ma per sempre meno tempo, Saturno è visibile per quasi tutta la seconda parte della notte.
MACCHIE SOLARI: Numerose ed estese a partire da metà mese.
TEMPESTE MAGNETICHE: di lieve entità, riscontrabili nell’ultima decade del mese.
GIORNATE FAVOREVOLI: particolarmente felici quelle precedenti l’ingresso della Primavera.

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