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CALENDARIO 2015

UNA VISTA UN PO’ TRASCURATA

Quando il Signore si diverte!

"(1511- 1589) - Nacque nel 1511 in un casolare della “Battuta”, nella montagna di Borgo San Sepolcro. Lo troviamo ancora giovanissimo, con il nome di Sante, a servizio di Girolamo Mancinelli ed altri contadini della zona, alle prese con buoi scornanti e muli scalcianti, pronti per essere addomesticati. La sua vocazione è sicuramente legata alla fi gura del suo omonimo compaesano frate Ranieri dal Borgo, francescano, morto nel 1304. Nel 1531 i frati Conventuali, che ne custodivano le spoglie, pensarono di organizzarne la rappresentazione della vita, per tre giorni. Questo sicuramente aiutò Sante a fare il passo decisivo verso la “religione”; il nome assunto da frate lo conferma. Ci fu un fatto che sembrò allontanare defi nitivamente il giovane dall’entrare nel chiostro. Il padre, infatti, voleva che si sposasse e mettesse su famiglia, e Sante, per non contraddirlo, acconsentì. Ma la faccenda ebbe un epilogo triste, perché il giorno delle nozze la sposa fece una tale scorpacciata di maccheroni, che il giorno successivo ne morì. Un altro fatto segnò in modo determinante la vocazione di fra Raniero: la venuta dei Cappuccini nell’eremo di Montecasale (1531- 1532) situato a soli quattro chilometri da dove egli lavorava, così che ogni notte egli poteva recarsi alla porta della chiesetta del convento a sentire la recita del mattutino. Ed è proprio qui che entra tra i Cappuccini e nel 1532 emette la professione religiosa. Le fonti lo descrivono come un frate semplice, umile, paziente e lavoratore infaticabile, tanto da essere mandato sempre dove c’era qualche convento in costruzione. A differenza di molti altri santi Cappuccini, la sua vita fu un continuo peregrinare da un convento all’altro, anche perché, avendo “buone mani” e cuore ancora migliore, tutti lo volevano. Quando usciva dal convento i bambini, la gente semplice, “devoti” talvolta indiscreti, gli prendevano bastone e corona, gli tagliuzzavano abito e corda, ed egli lasciava fare; e a chi gli diceva di non farsi tagliare l’abito, che sarebbe rimasto mezzo nudo, rispondeva: «Lasciateli fare che ogni cosa è carità, et chi l’ha fatto l’allongherà». Anche di lui si raccontano molti fatti straordinari di visioni, guarigioni, predizioni… La gente diceva che quando si chiedeva qualcosa a fra Raniero, egli “metteva sottosopra il Paradiso”. Morì nel nostro convento di Todi e lì riposano ancora le sue spoglie mortali. La sua salma fu rivestita per ben sei volte. Alla fi ne si dovette portare dietro la cancellata dell’altare maggiore perché non vi erano più abiti da tagliare per la gente che voleva le sue reliquie.".

Un fraticello mostra segni evidenti di problemi agli occhi ma, preso dalle tante faccende e dal ritmo della vita, che anche in convento si è fatto un po’ pressante, non riesce a trovare un momento per andare dall’oculista. Dopo reiterate sollecitazioni, finalmente si decide e va. Bussa timidamente alla porta. Il medico cerca di metterlo a suo agio e con gentilezza lo invita a sedersi davanti al tabellone luminoso: «Fratello, sa dirmi che lettera è la prima della seconda riga del tabellone?». E il fraticello: «Scusi, dottore… ma quale tabellone?».

Ven. fra Raniero da Borgo San Sepolcro (1511- 1589) - Nacque nel 1511 in un casolare della “Battuta”, nella montagna di Borgo San Sepolcro. Lo troviamo ancora giovanissimo, con il nome di Sante, a servizio di Girolamo Mancinelli ed altri contadini della zona, alle prese con buoi scornanti e muli scalcianti, pronti per essere addomesticati. La sua vocazione è sicuramente legata alla fi gura del suo omonimo compaesano frate Ranieri dal Borgo, francescano, morto nel 1304. Nel 1531 i frati Conventuali, che ne custodivano le spoglie, pensarono di organizzarne la rappresentazione della vita, per tre giorni. Questo sicuramente aiutò Sante a fare il passo decisivo verso la “religione”; il nome assunto da frate lo conferma. Ci fu un fatto che sembrò allontanare defi nitivamente il giovane dall’entrare nel chiostro. Il padre, infatti, voleva che si sposasse e mettesse su famiglia, e Sante, per non contraddirlo, acconsentì. Ma la faccenda ebbe un epilogo triste, perché il giorno delle nozze la sposa fece una tale scorpacciata di maccheroni, che il giorno successivo ne morì. Un altro fatto segnò in modo determinante la vocazione di fra Raniero: la venuta dei Cappuccini nell’eremo di Montecasale (1531- 1532) situato a soli quattro chilometri da dove egli lavorava, così che ogni notte egli poteva recarsi alla porta della chiesetta del convento a sentire la recita del mattutino. Ed è proprio qui che entra tra i Cappuccini e nel 1532 emette la professione religiosa. Le fonti lo descrivono come un frate semplice, umile, paziente e lavoratore infaticabile, tanto da essere mandato sempre dove c’era qualche convento in costruzione. A differenza di molti altri santi Cappuccini, la sua vita fu un continuo peregrinare da un convento all’altro, anche perché, avendo “buone mani” e cuore ancora migliore, tutti lo volevano. Quando usciva dal convento i bambini, la gente semplice, “devoti” talvolta indiscreti, gli prendevano bastone e corona, gli tagliuzzavano abito e corda, ed egli lasciava fare; e a chi gli diceva di non farsi tagliare l’abito, che sarebbe rimasto mezzo nudo, rispondeva: «Lasciateli fare che ogni cosa è carità, et chi l’ha fatto l’allongherà». Anche di lui si raccontano molti fatti straordinari di visioni, guarigioni, predizioni… La gente diceva che quando si chiedeva qualcosa a fra Raniero, egli “metteva sottosopra il Paradiso”. Morì nel nostro convento di Todi e lì riposano ancora le sue spoglie mortali. La sua salma fu rivestita per ben sei volte. Alla fi ne si dovette portare dietro la cancellata dell’altare maggiore perché non vi erano più abiti da tagliare per la gente che voleva le sue reliquie.
Quando la nostra mente è meno luminosa, il nostro cuore meno generoso, noi diventiamo ostinati; l’ostinazione nasce dalla povertà dell’animo.
Quando uno dice male, cento non fanno in tempo a dire bene.
LAVORI DEL MESE Concludete la potatura di viti e alberi da frutto prima che spuntino le nuove gemme. Concludete la messa a dimora di viti, olivi e alberi da frutto. Continuate a preparare il terreno arando (o vangando) e concimando. Fate gli innesti. Eseguite i trattamenti pre e post fl oreali.
ORTO Semine in ambiente protetto: sedano, basilico, prezzemolo; cetrioli, cocomeri, meloni, zucchine; lattughe di ogni varietà, rucola; pomodori, peperoni, melanzane; fagiolini nani precoci. Semine in terreno aperto: ravanelli, agretti, asparagi; porro, scalogno, cipolla, aglio; indivie, lattughe, prezzemolo, bieta da orto, spinaci, carote. Concimate e date terra alle asparagiaie. Scarducciate i carciofi . Iniziate la semina delle patate (facendo attenzione a possibili brinate). Interrate le piantine di fragole. Rincalzate fave e piselli. Interrate le radici di asparagi.
GIARDINO Terminate la messa a dimora di siepi e arbusti da giardino. Eliminate i fi ori appassiti delle bulbose sfi orite. Fate talee e margotte. Cominciate a preparare le piante in vaso da portare all’aperto. Cominciate a sfalciare regolarmente il tappeto erboso. Seminate all’aperto campanelle, bocche di leone, salvia splendens, zinnie, petunie. Preparate i nuovi vasi di crisantemi.
VIGNA E CANTINA Ultimate la potatura e la sistemazione dei nuovi impianti. Fate gli innesti. Vangate e concimate. Eseguite il secondo cambio del vino nuovo. Controllate i vasi vinari facendo le necessarie colmature. Date aria fresca alla cantina. Giorni adatti per i travasi: dal 5 al 20 del mese.
OLTRE LE NUVOLE Perché il Sole è “giallo” di giorno e “rosso” al tramonto? La luce del Sole è perfettamente bianca ma, quando arriva sulla Terra, l’atmosfera diffonde prevalentemente la radiazione azzurra, quindi è come se gli sottraesse questo colore facendo prevalere i toni luminosi del colore giallo. Al tramonto lo strato di atmosfera che la luce solare attraversa è più spesso (cioè i raggi solari debbono attraversare uno strato più ampio di atmosfera perché non cadono perpendicolarmente al suolo) quindi, prima che arrivi al nostro sguardo, sono stati già diffusi quasi tutti i colori (cioè le radiazioni con queste lunghezze d’onda) tranne l’arancio e il rosso che rimangono visibili.
POSIZIONI PLANETARIE Il giorno 13 del mese Mercurio entra in Pesci. Il 15 Marzo Saturno, in Sagittario, diventa retrogrado. Il 17 Venere entra in Toro. Il 20 il Sole entra in Ariete dando inizio alla primavera astronomica. Il 31 Mercurio entra in Ariete mentre Marte entra in Toro. Giove rimane in Leone, Urano in Ariete e Nettuno in Pesci.
Questioni coniugali Una bella signora al suo profumiere: «Vorrei un profumo che stupisca mio marito ». «Ecco, signora, questo prodotto fa sicuramente al caso suo». «Mi garantisce che funzionerà?». Il negoziante: «Con quello che costa, suo marito resterà certamente stupefatto! ».
A PROPOSITO DI ALIMENTI Il kiwi è un frutto di origini esotiche antiche: in Cina è in orti e giardini da quasi un millennio. È una bacca commestibile prodotta da numerose specie di liane del genere Actinidia, famiglia delle Actinidiaceae. Coltivato con successo anche nel nostro Paese, deve la sua diffusione ai neozelandesi che ne selezionarono tre varietà: Hayward, Bruno e Allison. Il frutto è ricchissimo di sostanze salubri: a parità di peso contiene tre volte la quantità di vitamina C rispetto ai limoni. Presenta una buccia di colore marrone, ruvida e con una leggera peluria; per questo motivo è detto anche “Topo di Cina”.
Visite e visite... La giovane sposina al medico di famiglia: «Ma perché, dottore, per visitare mio marito lei viene sempre quando lui non c’è?».
SCOTTATURE Alla scottatura in casa si risponde con l’acqua fredda corrente: non ghiaccio o acqua ghiacciata, ma fresca di rubinetto per un massimo di trenta minuti. Il miele ed il latte intero aiutano a lenire il dolore e contenere le future cicatrici. Anche l’albume d’uovo è effi cace come antidolorifi co per le scottature (soprattutto solari) fi nché esso non si dissecca. Ma il trattamento casalingo considerato più effi cace è quello proprio dell’aloe vera. In caso di ustione di primo e secondo grado, tagliatene via una foglia dalla pianta e fate uscire da quest’ultima il gel contenuto al suo interno, spalmandolo subito sulla parte lesa. Non solo l’aloe rinfresca e attenua il dolore, ma - grazie alle sue facoltà - tale gel svolge un’azione antinfi ammatoria sui tessuti ed è un valido ausilio nella guarigione, accelerando il processo cicatrizzante della pelle aumentandone la produzione dei fi broblasti (i quali producono le fi bre del tessuto cicatriziale necessarie per chiudere le ferite). Non solo: il gel vanta pure proprietà battericide che prevengono le infezioni, comprese quelle di origine micotica.
Nel mondo non c’è solo chi vive senza lavorare, ma c’è pure chi lavora senza vivere.
Cosa accomuna l’uomo alla tartaruga? Il primo ha la sua automobile che gli fa da guscio, così come la seconda ha il suo carapace. Ma il vero confronto è legato alla velocità raggiunta nel traffico cittadino all’ora di punta!
Quando qualcuno ti dice che sei cambiato, normalmente signifi ca che sei peggiorato.
RISOTTO DEL GHIOTTONE - Ingredienti: (per 4 persone) 400 gr di riso - 75 gr di burro - 3 tuorli d’uovo - formaggio tenero quanto basta - abbondante parmigiano grattugiato - sale.
- Procedimento: lessate al dente il riso in acqua salata - Scolate e condite con il burro, il parmigiano grattugiato e i tuorli d’uovo, amalgamando bene - Imburrate una teglia da forno e stendetevi sopra uno strato di riso, uno strato di formaggio tenero tagliato a fettine sottili ed un altro strato di riso - Ricoprite con il parmigiano grattugiato e passate in forno per pochi minuti per dare al riso un bel colore dorato (senza asciugare troppo) - Servite caldo.
ECLISSI: Il giorno 20 si verifi cherà un’Eclissi totale di Sole visibile come parziale da Europa, Africa settentrionale, Asia. La totalità (che riguarda l’Atlantico settentrionale e alcune isole del mar Glaciale Artico) durerà 2 minuti e 47 secondi. La centralità è per le h. 10.46 italiane.
FENOMENI CELESTI: Mercurio è visibile all’alba, meglio nella prima parte del mese. Venere è ben visibile la sera. Marte è visibile al tramonto del Sole. Giove è visibile sempre, tranne la parte terminale della notte. Saturno è visibile nella seconda parte della notte.
MACCHIE SOLARI: nuove macchie, abbastanza estese, sotto l’Equatore solare.
TEMPESTE MAGNETICHE: mese agitato in modo moderato anche se costante.
GIORNATE FAVOREVOLI: periodo negativo per soggetti meteoropatici.
Forse non ci sarà il fi nale del “vissero felici e contenti”, ma per certo ci sarà un nuovo “c’era una volta” per ricominciare.
Se si guarda al futuro si ha l’impressione di avere tempo per gesti titanici; se si guarda al passato ogni grande fatto è accaduto in un battito d’ala.
Anche se ci imponessimo di non aspettarci niente dal futuro, in realtà la speranza nel nostro cuore non si spegnerà mai.
Il saggio dice: “L’ignoranza e la presunzione viaggiano sempre nello stesso scompartimento. La saggezza e l’umiltà anche. Ma su un altro treno” (S. W. Field)
USARE IL BASTONE E LA CAROTA Espressione che adotta il senso fi gurato per indicare il sistema che deve essere usato da chi, per ottenere un dato risultato, si serve alternativamente delle buone e delle cattive maniere. È il sistema che si usava con gli asini per farli desistere dalla loro cocciutaggine. L’espressione ha un curioso risvolto storico. Fu usata, infatti, da Winston Churchill in due discorsi alla Camera dei Comuni, nel Maggio e nel Luglio del 1943, per indicare il modo in cui, secondo lo statista inglese, andava trattato il popolo italiano.

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