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CALENDARIO 2013

FRANCESCO DI ASSISI, UN GIOVANE DEL SUO TEMPO

Dalle biografie di Francesco

"“Arrivato alla giovinezza, [Francesco] vivido com’era di intelligenza, prese ad esercitare la professione paterna, il commercio di stoffe, ma con stile completamente diverso. Francesco era tanto più gioviale e generoso, gli piaceva dilettarsi e cantare, girovagando per Assisi giorno e notte, con una brigata di amici, spendendo in feste e divertimenti il danaro che guadagnava” (FF 1396)".

Francesco di Assisi nacque tra il 1181 e il 1182. Battezzato con il nome di Giovanni, suo padre, Pietro di Bernardone, volle rinominarlo Francesco, quasi in omaggio a quelle stoffe della Provenza, dette popolarmente “francesche”, che gli garantivano sicuri e lauti guadagni. L’attività del padre era tale da schiudere al figlio ogni possibilità, e il giovane Francesco non mancò di approfittarne: imparò ben presto a spendere con prodigalità in vestiti ricercati e talvolta eccentrici, in feste e conviti. Gli piaceva stare al centro dell’attenzione, essere il re delle allegre compagnie, guidare le chiassose serenate notturne. Perfettamente inserito nella cultura del tempo e particolarmente attratto dagli ideali “cavallereschi”, partecipava attivamente alla vita cittadina (ricostruzione della rocca della città, battaglia di Collestrada) ed agli avvenimenti del tempo (spedizione in Puglia), secondo lo stile della vita cortese: perseguire nobili ideali, essere disponibili, larghi nel donare, con esclusione di ogni volgarità o atteggiamento scostante. Un protagonista, insomma, felice di primeggiare, ma senza arroganza e, appunto, con generosità e “cortesia”. All’età di venti anni, come era normale a quei tempi, Francesco è già un mercante affermato, abile collaboratore del padre, che gode di sufficiente autonomia ed è pronto, se necessario, nonostante i suoi sogni di magnanimità e di grandezza, ad addossarsi l’onere dell’attività di famiglia.

“Arrivato alla giovinezza, [Francesco] vivido com’era di intelligenza, prese ad esercitare la professione paterna, il commercio di stoffe, ma con stile completamente diverso. Francesco era tanto più gioviale e generoso, gli piaceva dilettarsi e cantare, girovagando per Assisi giorno e notte, con una brigata di amici, spendendo in feste e divertimenti il danaro che guadagnava” (FF 1396) Il giovane Francesco rifiuta l’elemosina a un povero “Da quel giorno decise in cuor suo di non negare mai più nulla di quanto gli venisse domandato in nome del Signore” (FF 1397)
“Arrivato alla giovinezza, [Francesco] vivido com’era di intelligenza, prese ad esercitare la professione paterna, il commercio di stoffe, ma con stile completamente diverso. Francesco era tanto più gioviale e generoso, gli piaceva dilettarsi e cantare, girovagando per Assisi giorno e notte, con una brigata di amici, spendendo in feste e divertimenti il danaro che guadagnava” (FF 1396) Il giovane Francesco rifiuta l’elemosina a un povero “Da quel giorno decise in cuor suo di non negare mai più nulla di quanto gli venisse domandato in nome del Signore” (FF 1397)
Mia madre è terziaria francescana. Quando eravamo bambine, non voleva che io e mia sorella eliminassimo, con l’acqua, le lunghe, nere file di formiche che, d’estate, facevano la processione indesiderata in casa nostra. “Sono creature di Dio! – diceva – San Francesco non le avrebbe mai toccate”. Mia sorella, però, era convinta che anche san Francesco qualche formica l’avesse, seppure involontariamente, schiacciata. Ma non osava dirlo alla mamma. Lei teneva tanto a quel Santo che la mia prima poesia, ad otto anni, io la dedicai proprio a Lui. Mia madre ancora la conserva e la recita a memoria, come fosse una preghiera: «San Francesco benedetto/ che fai il presepe nella grotta/ che parli al lupo e agli uccelli/ che sempre ceni a pane e acqua;/ tutti chiami fratello e sorella/ le donne, gli uomini, gli animali, la luna, il sole, le stelle. Insegnaci la tua serena, dolce umiltà. E così sia!». Così, la devozione a questo Santo è, per me, devozione a mia madre, ai ricordi dell’infanzia, alle poesie. E, al contempo, è devozione alla pace, perché san Francesco aveva nettamente rifiutato la guerra e tutti gli interessi economici ai quali le guerre sono, in realtà, strettamente collegate. Dal suo bisogno di mettere al centro del mondo il Bambino Gesù, nasce la tradizione del presepio. Per san Francesco, dunque, ogni bambino, ogni bambina, come il Bambino Gesù, è un prodigio. Una meraviglia d’amore, senza tempo e nel tempo. Maria Rita Parsi Psicoterapeuta, docente universitaria, scrittrice
* Sì, dire Ascesi sarebbe dir corto, se questo nome non risvegliasse nelle nostre anime l’eco del più bel poema d’amore che sia mai stato cantato e, più ancora, vissuto in tutta la sua pienezza da una creatura di Dio (Alexandre Masseron). * Tutti dicono di voler sostenere la Chiesa, ma una Chiesa fabbricata secondo la propria fantasia e i propri gusti; e invece bisogna sostenere la Chiesa di Cristo, come la volle sostenere san Francesco stesso (Paolo VI).
* Sì, dire Ascesi sarebbe dir corto, se questo nome non risvegliasse nelle nostre anime l’eco del più bel poema d’amore che sia mai stato cantato e, più ancora, vissuto in tutta la sua pienezza da una creatura di Dio (Alexandre Masseron). * Tutti dicono di voler sostenere la Chiesa, ma una Chiesa fabbricata secondo la propria fantasia e i propri gusti; e invece bisogna sostenere la Chiesa di Cristo, come la volle sostenere san Francesco stesso (Paolo VI).
Carissimi amici coltivatori: il Signore vi dia Pace! È questo il saluto che raccolgo dalle labbra di Francesco di Assisi, per iniziare il nostro consueto dialogo. Francesco è l’uomo del Cantico delle Creature, che tanto lo avvicina a noi coltivatori e, insieme, l’uomo della Pace, che egli considerava il Bene più importante tra quelli che noi possiamo godere su questa terra. La Pace, quella vera, è il frutto di tutti gli altri beni, spirituali e materiali, e riempie il cuore, l’anima, l’esistenza intera. All’inizio dell’anno 2013, nuova tappa del cammino che stiamo facendo insieme, voglio augurarvi questa Pace, con tutto il cuore, nella pienezza con cui l’augurava Francesco di Assisi.
LAVORI DEL MESE Mettete a punto tutte le attrezzature, le coperture e gli impianti di sostegno. Preparate i terreni per le colture dell’anno nuovo, evitando di lavorarle con il bagnato. Preparate i terricci per le semine: un terzo di torba, un terzo di terriccio di bosco, un terzo di sabbia e stallatico in parti uguali e una spolverata di calce. Prelevate le marze per gli innesti, riponendole sotto sabbia al freddo e al buio. Provvedete all’imbianchimento dei radicchi. Eseguite le necessarie concimazioni. Controllate le sementi per il nuovo anno e i prodotti riposti in magazzino. Disinfettate le piante con poltiglia bordolese, solfato di ferro o semplice calce.
VIGNA E CANTINA Rimboccate i recipienti vinari e, se non l’aveste ancora fatto, provvedete al cambio del vino, controllando la gradazione alcolica e i valori di acidità. Eseguite la prova all’aria per verificare la tenuta del colore. Per qualsiasi problema consultate un buon enologo. Giorni adatti per i travasi: 1-11 e 27-31 Gennaio. Notizie più dettagliate le potete trovare nel nostro nuovissimo libro: Vigna, Vino e Cantina. Per ordinarlo si veda a pagina 19 di questo Calendario.
La neve è un evento che non delude mai: è sempre coi fiocchi...
OLTRE LE NUVOLE Le “macchie solari” sono zone della superficie del Sole in cui la temperatura è più bassa rispetto alla parte che le circonda e l’attività magnetica è molto elevata. Esse si presentano con un colore bruno ma ciò non significa che non siano luminose. Il tono più scuro è dovuto alla differenza di brillantezza rispetto alla superficie circostante che è più calda. La formazione delle macchie solari è legata all’attività magnetica del Sole, il quale genera il campo magnetico più potente dell’intero Sistema. Il numero di macchie varia con il ciclo del Sole, che dura circa 11 anni; all’inizio del ciclo la quantità di macchie è ridotta e la loro concentrazione è maggiore alle alte latitudini; dopo alcuni anni, con l’aumento della complessità del campo magnetico, esse tendono a concentrarsi nella zona dell’equatore solare ed aumentano molto di numero. Alla fine del ciclo le macchie convergono all’equatore e si annullano tra loro. Insieme ad esse si riduce anche il campo magnetico del Sole che, dopo un po’, si riforma dando il via ad un nuovo ciclo. La presenza delle macchie è legata a diverse attività solari, e probabilmente da esse dipende anche la quantità di energia che arriva sulla Terra.
POSIZIONI PLANETARIE Il 19 del mese a h. 22.52 il Sole entra in Acquario. Il 1°, Mercurio entra in Capricorno e il 20 in Acquario. Venere il 10 passa in Capricorno. Marte è in Acquario, Giove retrogrado in Gemelli, Saturno in Scorpione, Urano in Ariete, Nettuno in Pesci.
Mariti da dimenticare. «Vorrei un pane di tipo speciale» - «Diabetica? » - «No. Bisbetica!».
CONSIGLI CHE FANNO CENTRO Quando acquistate una pentola di alluminio fateci bollire, la prima volta, un po’ di latte che poi getterete via. In questo modo si rimuovono dal metallo tutte le eventuali sostanze nocive presenti. Per nascondere quelle sottilissime incrinature di colore scuro (i cosiddetti “capelli” o “ragnatele”) che si formano sulla ceramica, immergete gli oggetti nel latte bollente così da attenuarne l’intensità. Per pulire il cuoio delicato usate ancora il latte, che cospargerete sulle superfici con l’aiuto di un panno di cotone. Per riabilitare un capo infeltrito provate ad immergerlo in acqua tiepida e bicarbonato di sodio e sciacquate, sempre con acqua tiepida, arricchita con mezza tazzina di glicerina. Un altro rimedio consiste in un ammollo di due ore in acqua fredda e latte (1 parte di latte e 3 parti di acqua). Per eliminare l’odore di pesce dalle mani usate latte freddo, oppure pepe macinato sfregato tra le palme delle mani dopo il lavaggio con acqua e sapone. Per conservare, invece, integro il sapore del pesce surgelato, scongelatelo nel latte.
Il massimo di ottimismo che si può riscontrare nei meno sprovveduti cittadini di questi tempi è la disponibilità ad essere idealisti senza illusioni.
In caso di alluvione sarà bene disporre accurati sopralluoghi per accertare che i sacchi di sabbia per le barriere di protezione, siano veramente sacchi di sabbia, e non sacchi di sale.
Perché aspettare tempi di vacche magre per capire la differenza tra il necessario e il superfluo?
Apri bene gli occhi prima di sposarti, per poterli chiudere tranquillamente quando sarai sposato.
RIDIAMOCI SU... «Scusi Dottore, come sto?» - «Caro signore, la sua condizione, cioè il suo stato generale di salute, presenta solo una singolare anomalia... quella di venir riscontrato su di un organismo ancora vivente! »
Problemi di CALVIZIE? Ricordiamoci i rimedi naturali e le piacevoli, sane abitudini per combattere anche a tavola la caduta dei capelli. Non dobbiamo fare a meno di quelle vitamine (A, B5, B6, E, H, PP) coinvolte nell’attività follicolare. Infatti proteine, grassi e carboidrati sono fondamentali, ma non sufficienti per mantenere in salute l’organismo. E la parola passa alla vitamina, il cui nome deriva dall’espressione “ammina della vita”, termine coniato dal biochimico americano di origine polacca Kazimierz Funk il quale, nel 1911, osservò come tale sostanza, estratta dalla crusca, reagiva come le ammine.
Climatizzazione, impianto di diffusione sonora, sala per riunioni, sedili in pelle, monitor LCD, Internet, prese di corrente sul posto e luce di cortesia per i nuovi treni dalle quattro classi. I consueti e poco simpatici insetti saranno trasferiti in quarta classe e sui treni per pendolari.
Si parlerà sempre più dello sviluppo economico. Come del capufficio: tutti ne parlano, ma solo quando non c’è.
IL SAGGIO DICE: “Non importa quanto si dà, ma quanto amore si mette nel dare” (Madre Teresa di Calcutta).
Si può bere l’acqua piovana? Sì, però... Lontano da grossi centri abitati, o da zone industriali, l’acqua piovana, se debitamente raccolta, si può bere. Anzi, risulterà anche molto leggera perché, non scorrendo tra le rocce, contiene pochissimi sali minerali. Ma proprio per questo non se ne può fare un consumo prolungato, perché essendo troppo “leggera”, può portare alla demineralizzazione dell’organismo. Queste annotazioni sono altrettanto valide per la neve, che si può sciogliere per bere e per cucinare.
FENOMENI CELESTI: Venere è visibile all’alba, mentre Marte è osservabile appena dopo il tramonto del Sole; Giove è visibile praticamente tutta la notte, fatta eccezione per le ultime ore prima dell’alba; Saturno è visibile nella parte terminale della notte (sorge prima delle h. 03.00).
MACCHIE SOLARI: quest’anno si registra la più alta concentrazione di fenomeni dell’ultimo ciclo (dall’anno 2002) con una media di 82 fenomeni mensili (nell’ultimo ciclo la media fu di oltre cento) riuniti in 40 gruppi.
TEMPESTE MAGNETICHE: alta attività per l’intero anno solare con picchi nel primo trimestre.
GIORNATE FAVOREVOLI: le prime del mese.

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